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Regione Piemonte, con il taglio dei vitalizi aumenta lo stipendio dei consiglieri

Con l’addio ai vitalizi per i consiglieri regionali piemontesi è arrivato anche un corposo aumento in busta paga.
A cura di Antonio Palma
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Altro che tagli ai costi della politica, alla Regione Piemonte i consiglieri regionali si ritrovano con uno stipendio mensile di circa 1.320 euro in più rispetto alla scorsa legislatura. La circostanza ancora più strana è che tutto questo è avvenuto proprio grazie al taglio dei vitalizi deciso nella legislatura precedente. La spiegazione di quello che è accaduto seppur incredibile è abbastanza semplice.  Con il tanto sbandierato taglio dei vitalizi per i politici, infatti, alla Regione Piemonte l'ammontare che prima i consiglieri regionali sborsavano è finito dritto dritto nel loro stipendio. In pratica con l'avvio della nuova legislatura è venuto meno l'assegno di vitalizio a cui i consiglieri regionali avevano diritto al compimento del 65esimo anno d’età, e di conseguenza è scomparsa anche la trattenuta relativa alla contribuzione. Alla fine per i consiglieri  piemontesi c'è stato un incremento netto dello stipendio di 1.320, più 330 euro per chi optava per la reversibilità del vitalizio. Un bello incremento in busta paga che fa lievitare lo stipendio per i presidenti di commissione oltre i 9mila euro al mese.

La protesta del M5S

A denunciare per primi questa incongruenza sono stati gli attivisti e i consiglieri del Movimento 5 stelle che ora chiedono al consiglio regionale piemontese di intervenire al più presto in materia per ridurre l’indennità. "A questo punto è urgente l'approvazione di una nuova legge sulla riduzione dei costi della politica. Noi l'abbiamo già pronta e, come promesso, in campagna elettorale, si accompagnerà all'istituzione di una misura per il Reddito Minimo Garantito in Piemonte" spiegano dal M5S. Ogni decisione però dovrà passare per forza di cose dal Consiglio regionale, come ha spiegato il presidente dell'assemblea piemontese, Mauro Laus. "Le varie posizioni espresse nel merito dalle forze politiche dovranno trovare una sintesi in Consiglio, che è sovrano in materia. Ogni proposta di modifica sarà sottoposta al voto dell'assemblea" ha spiegato il presidente del Consiglio regionale intervenendo sulla questione degli stipendi dei consiglieri di Palazzo Lascrais.

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