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Ballottaggio Roma, Marino denuncia: “Alemanno viola silenzio elettorale”

Elezioni amministrative 2013: la denuncia arriva nel pomeriggio da parte del comitato Marino tramite una nota: si parla di telefonate a scopo elettorale, manifesti e bus in giro per la città. Dall’altra parte Alemanno risponde minimizzando ed escludendo qualsiasi coinvolgimento.
A cura di Andrea Parrella
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La guerra capitolina che va avanti da due mesi non si ferma nemmeno quando dovrebbe per legge. Per lo meno è quanto denuncia il comitato di Ignazio Marino, secondo una segnalazione del giornale romano Il Messaggero, secondo cui il candidato sindaco di centrosinistra avrebbe contestato al sindaco uscente di aver violato il silenzio elettorale previsto per il giorno prima la chiamata alle urne. La nota del comitato del dottore genovese candidato al ballottaggio (e favorito sulla base dell'esito del primo turno) dice quanto segue: "Alemanno non si rassegna. Segnalazioni di interruzione del silenzio elettorale, ci sono arrivate da vari elettori: telefonate a casa a nome di sedicenti appartenenti al comitato Alemanno con richiesta di voto. Un autobus privato in via Ostiense, angolo via Porto Fluviale, con scritta a caratteri cubitali ‘vota Alemanno', infine un tifoso laziale dai microfoni di Radio6 ha lanciato un appello in favore del voto al sindaco uscente. Una violazione delle regole che segnaleremo subito alla Prefettura".

La risposta di Alemanno – Il primo cittadino uscente non si scompone di fronte a quella che potrebbe essere una violazione bella e buona di uno dei principali precetti elettorali. Minimizza, allontana qualunque coinvolgimento diretto in termini di responsabilità: "Non ci risulta nessuna delle segnalazioni provenienti dal comitato Marino. Però possiamo rassicurarli sul fatto che se qualche tifoso laziale o romanista dovesse lanciare appelli in favore di Marino, o se qualche suo parente decidesse di fare telefonate in giro per esortare i romani a sostenere il nostro sfidante, non saremo così pusillanimi da disturbare il Prefetto". E' più che evidente quanto la questione sia tutt'altro che irrilevante quanto, al contempo di difficile risoluzione immediata. Quanto si sa per certo è che difficilmente questa polemica persuaderà i cittadini che non avevano intenzione di manifestare il proprio diritto al voto, a farlo: il dato d'astensione continua ad essere drammatico.

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