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Veronica Panarello “capace di intendere e di volere”. Il suocero: “Picchiò Lorys”

Stando alle prime indiscrezioni, la mamma del piccolo Lorys sarebbe capace di intendere e di volere: con il rito abbreviato rischia 30 anni di reclusione. Il suocero: “Veronica non era una madre perfetta. A volte lo sgridava. [..] in un’occasione mi pare che lo picchiò”.
A cura di Fabio Giuffrida
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Si è conclusa ieri mattina la perizia psichiatrica effettuata dagli esperti nominati dal Tribunale e dai consulenti di parte che si sono recati al carcere di Piazza Lanza a Catania per un ulteriore colloquio con Veronica Panarello, accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Una perizia che è durata più del previsto dal momento che gli psicologi hanno chiesto una proroga di 40 giorni, facendo slittare all'11 Maggio l'avvio del processo a Ragusa. Durante uno degli "accessi", la Panarello ha puntato il dito contro il suocero Andrea Stival confessando che sarebbe stato lui ad uccidere Lorys con un cavetto usb. Circostanza smentita seccamente dal diretto interessato e dalla sua compagna che, proprio quella mattina del 29 Novembre 2014, si trovava con lui.

Non in grado di esercitare la funzione genitoriale

Veronica Panarello sarebbe capace di intendere e di volere: questo l'orientamento degli esperti anche se la perizia non è ancora stata depositata (termine ultimo il 20 Aprile, ndr) e, dunque, non c'è alcuna ufficialità. Risultati che sono in linea con la perizia elaborata dai tecnici nominati dal presidente del Tribunale dei minorenni di Catania secondo i quali la donna non sarebbe in grado di esercitare la funzione genitoriale nei confronti del figlio più piccolo: la donna, tra l'altro, non sarebbe affetta da particolari patologie psichiatriche e non sarebbe in grado di costruire legami affettivi stabili.

Ecco cosa rischia Veronica Panarello

Il difensore Francesco Villardita ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. Una volta depositata la relazione, esclusa quindi l'infermità mentale, Veronica Panarello rischia il massimo della pena alla luce, poi, dell'aggravante della premeditazione, contestata dalla Procura di Ragusa. La mamma del piccolo Lorys, se dichiarata colpevole, rischia di fatto 30 anni di reclusione.

L'interrogatorio di Andrea Stival

Il suocero Andrea Stival, nel corso dell'interrogatorio, ha negato ogni coinvolgimento nell'omicidio ed ha smentito la presunta relazione extraconiugale con la nuora. "Con Lorys, Veronica non era una madre perfetta. A volte lo sgridava. [..] in un'occasione mi pare che lo picchiò, in un'altra Lorys arrivò con un occhio nero e Veronica mi disse che i bambini si erano colpiti a vicenda" ha dichiarato il nonno durante l'interrogatorio, ricostruito puntualmente da "Quarto Grado". "Ricordo che alcune mamme dissero [alla sua compagna, ndr] che Veronica maltrattava Lorys e lo prendeva a calci perché non voleva entrare in classe" ha aggiunto. Andrea Stival, tra l'altro, ha definito "stupendo" il rapporto con il nipote (che, a volte, accompagnava a scuola) mentre ha descritto Veronica come una "ragazza particolarmente invidiosa" e anche "pettegola e litigiosa".

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