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Omicidio Lorys, Andrea Stival: “Non ho ucciso mio nipote”

E’ terminato l’interrogatorio di Andrea Stival, il nonno del piccolo Lorys, accusato da Veronica Panarello dell’omicidio del nipote. E’ stata sentita anche la sua compagna, come persona informata sui fatti.
A cura di Fabio Giuffrida
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AGGIORNAMENTO ORE 18.30 – E' terminato alle 15.30 l'interrogatorio di Andrea Stival che ha negato ogni coinvolgimento nell'omicidio del nipote. Circa un'ora dopo, intorno alle 16.15 è stata sentita, come persona informata sui fatti, anche la sua compagna che, al momento, si trova ancora al Tribunale di Ragusa.

AGGIORNAMENTO ORE 14.30 – Continua l'interrogatorio di Andrea Stival, nonno del piccolo Lorys, al Tribunale di Ragusa.

E' arrivato il giorno della "verità". E' appena giunto, al Tribunale di Ragusa, Andrea Stival, nonno del piccolo Lorys, accusato da Veronica Panarello di aver ucciso suo figlio con un cavetto usb. Lo avrebbe strangolato e poi gettato nel canalone: la donna, invece, gli avrebbe stretto i polsi con delle fascette da elettricista, non chiamando i soccorsi per paura. Non avrebbe parlato prima per il timore di possibili ritorsioni nei confronti del figlio più piccolo e soprattutto per vergogna: "Lorys ci ha scoperti mentre facevamo sesso in cucina" ha detto nel corso dell'ultimo interrogatorio nel carcere di Catania, durato oltre 10 ore, alla presenza del sostituto procuratore Marco Rota. Oggi, dunque, Andrea Stival dovrà rispondere alle domande degli inquirenti, in presenza del suo difensore Francesco Biazzo. Con lui anche la sua convivente.

Veronica Panarello e l'ossessione per il suocero

Andrea Stival si dice innocente e respinge tutte le accuse: come noi di Fanpage.it vi abbiamo svelato, la Panarello aveva quasi un'ossessione per il suocero, avendo sospettato di lui, di un suo possibile coinvolgimento, in più occasioni. Le immagini, però, raccontano un'altra verità: solo Veronica Panarello entra in quella casa, a Santa Croce Camerina, dove si è consumato in pochi minuti l'atroce delitto, lo strangolamento di un bimbo di 8 anni. Andrea Stival (ora indagato per atto dovuto, ndr), nel momento in cui il piccolo veniva ucciso, si trovava in casa: solo alle 10.15 è uscito in compagnia della sua compagna, girando per il paese e andando, successivamente, nel market di fronte all'abitazione della Panarello.

Udienza del 17 Marzo rinviata

L'udienza del 17 Marzo verrà rinviata poiché i sette periti hanno chiesto (ed ottenuto) una proroga di 40 giorni per il deposito della perizia psichiatrica che peserà come un macigno sul futuro della Panarello: qualora le venisse riconosciuta una semi-infermità, la donna – se dichiarata colpevole – potrebbe giovare di una riduzione della pena, altrimenti potrebbe rischiare 30 anni di reclusione. I periti, a seguito delle dichiarazioni choc dell'indagata, hanno ritenuto necessario un ulteriore incontro, un colloquio con una donna che, in questi mesi, ha fornito quattro verità, tutte diverse. Il prossimo "accesso" è previsto per il 17-18 Marzo al carcere di Piazza Lanza a Catania dove si trova Veronica Panarello, accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere: la Procura di Ragusa le ha anche contestato la premeditazione.

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