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Terremoto Nepal, oltre 4000 vittime. Morti 4 italiani, 40 sono irreperibili

Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime e degli oltre 6 mila feriti. Tra i morti anche 4 italiani. Farnesina: “40 connazionali sono ancora irreperibili”.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 20 – Farnesina: 40 italiani irreperibili. La Farnesina fa sapere che al momento “risultano irreperibili circa 40 cittadini italiani mentre le segnalazioni pervenute alla Sala Operativa dell'Unità di Crisi nel corso delle ore successive di sabato hanno consentito di rintracciare sinora – oltre agli 8 turisti inizialmente registrati – più di 300 connazionali non registrati” presenti nell'area colpita. La Farnesina sottolinea anche che, sulla base di testimonianze dei compagni di viaggio – quattro connazionali risulterebbero deceduti nella zona di Langtang, tuttora difficilmente accessibile.

Ore 18 – Oltre 4 mila vittime, la Caritas ne teme 6.000. Secondo l’ultimo bilancio ufficiale diffuso sono oltre 4000 le vittime del sisma. Il bilancio è ancora provvisorio, poiché non sono disponibili i dati di molti villaggi di montagna che i soccorritori faticano a raggiungere a due giorni dalla prima scossa. Secondo la Caritas i morti potrebbero essere anche 6 mila.

 Ore 17.05 – Sale il numero delle vittime italiane del terremoto in Nepal: confermata pochi minuti fa la morte di Gigliola Mancinelli, travolta da una valanga alle pendici dell'Himalaya.

 Ore 16.25 – Sarebbero tre, e non due, i morti italiani in seguito al terremoto in Nepal. Oltre a Renzo Benedetti e Marco Pojer, deceduti sabato dpo essere stati travolti da una frana, arriva la notizia della morte di Oskar Piazza, uno dei quattro speleologi italiani di cui da giorni non si avevano notizie. Intanto Pius Perumana, direttore della Caritas del Nepal a Fides, ha dichiarato: "Il bilancio delle vittime continua a salire costantemente. Siamo a oltre tremila morti ma le stime, considerando i distretti colpiti, potrebbero toccare seimila persone. Si calcola vi siano già 5.000 feriti e migliaia sono sfollati e senzatetto".

Ore 15.30 – Nuova scossa di terremoto in Nepal – Nuova scossa di magnitudo 5,1 è avvenuta in Nepal, nella proprio nella stessa zona colpita dal terremoto di due giorni fa. I dati sono stati rilevati dal sismografo della Piramide, rende noto l'Istituto Nazionale di Oceanografia Sperimentale

Ore 11.15 -Testimoni: "Due italiani morti sotto una frana" – Renzo B. e Marco P. sarebbero i due italiani morti sabato in Nepal, investiti da una frana staccatasi mentre erano impegnati a 3.500 metri di quota in un trekking nella Rolwaling Valley. Ad affermarlo due loro compagni di spedizione che si trovano a Kathmandu. I corpi non sono ancora stati recuperati, per cui la notizia non trova ancora ufficialità. Va precisato che i due connazionali non sono tra i 4 speleologi del Soccorso alpino che risultano dispersi nel villaggio di Langtang.

Ore 10.50 – Un quinto italiano disperso – Ci sarebbe un altro italiano che risulta disperso a seguito del sisma in Nepal. Si chiama Giovanni Cipolla e, come riferisce L'Arena, i suoi familiari non ne hanno più alcuna notizia dal terremoto che ha sconvolto il Paese. La famiglia del 24enne scalatore avrebbe avviato contatti con la Farnesina.

Due italiani, Renzo B. e Marco P., sarebbero morti sabato in Nepal, travolti da una frana staccatasi dalla montagna mentre erano impegnati a 3.500 metri di quota in un trekking nella Rolwaling Valley. Lo hanno riferito due loro compagni di spedizione che si trovano a Kathmandu. I corpi non sono ancora stati recuperati. I due non erano tra i quattro speleologi del Soccorso alpino dispersi nel villaggio di Langtang.

3.218 vittime. Una cifra angosciante e raggelante, giacché probabilmente destinata a salire. Continuano ad aumentare i morti del terremoto che sabato ha devastato il Nepal. Lo ha riferito Rameshwor Dangal, che dirige la divisione emergenza del ministero dell' Interno del Paese asiatico. Il bilancio precedente era di 2.430 morti. I feriti provenienti da ogni parte del Paese, ha aggiunto, sono almeno 5.638. E appunto, questi numeri riguardano solo il Nepal, ma il sisma ha provocato vittime anche in India, Bangladesh e Tibet (almeno un centinaio di morti). Intanto, alle 6:24 locali (erano le 2:39 italiane) il Centro sismologico mediterraneo europeo (Emsc) ha registrato l’ultima scossa di magnitudo 4.2 gradi sulla scala aperta Richter, con epicentro a 42 chilometri ad ovest di Katmandu. Lo stesso Emsc precisa che dopo la prima scossa di magnitudo 7.9 Richter di sabato, sono state 45 le repliche superiori a 4.5 gradi e 15 quelle sopra 6.5 gradi. Una delle più forti si è registrata ieri: magnitudo 6.7, è durata per quasi due minuti. Lo ha riferito l'Us Geological Survey (Usgs). L'epicentro, con una profondità di 10 km, è a 31 km a sud est di Kodari, in Nepal.

4 italiani dispersi

Mentre sono stati ritrovati sani e salvi i due fratelli di Firenze in Nepal, dei quattro speleologi italiani del Soccorso alpino, in spedizione nel villaggio di Langtang, travolti da una valanga innescata dal forte sisma, non si hanno più notizie da due giorni. Lo ha appreso l'Ansa dal fratello di uno di loro, Giuseppe Antonini, di Ancona. Roberto ha parlato con il fratello qualche minuto prima della violentissima scossa, poi non ha più saputo nulla. 53 anni, è specializzato in operazioni di grotta e forra, è direttore della Scuola forre del Soccorso alpino e tecnico di elisoccorso. "Con lui – ha detto il fratello Roberto – ci sono anche il medico speleologo Gigliola Mancinelli, Oscar Piazza, del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige e un altro ragazzo di Genova". La notizia è stata confermata dalla presidente del Soccorso Alpino delle Marche Paola Riccio. Piazza, della Scuola nazionale tecnici, è anche vice direttore della Scuola nazionale forre. Mancinelli è un medico ma anche un tecnico speleologo. Del quarto membro della spedizione non è stata rivelata l’identità.

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