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Strage di Nairobi: mandato di cattura Interpol contro la “Vedova Bianca”

Samantha Lewthwaite, britannica convertita all’Islam, avrebbe guidato il gruppo di terroristi all’interno del Westgate, in Kenya. Suo marito era uno degli attentatori della metropolitana di Londra nel 2005.
A cura di Biagio Chiariello
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L'Interpol ha annunciato di aver spiccato un mandato di cattura internazionale, il cosiddetto ‘allerta rosso', a carico di Samantha Lewthwaite, già soprannominata "The White Widow" (la vedova bianca), sospettata di essere una delle menti – forse l'unica – della strage al centro commerciale di Nairobi, in Kenya. Va però precisato che le autorità nel documento non menzionano  alcun riferimento al sospetto coinvolgimento della donna nell'assalto al Mall ‘Westgate' ma, è stato precisato, il provvedimento è stato "per possesso illegale di esplosivi e associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati", risalente al dicembre 2011.

Lewthwaite, 29 anni di cui undici da fedele musulmana dopo la conversione all'Islam, cittadina britannica, era la moglie di Germaine Lindsay, l'uomo che nel 2005 si è fatto esplodere a Londra durante la drammatica giornata del 7 luglio, con gli attentati che hanno fatto 52 vittime. Lei, all'epoca, era anche incinta. Da lì il suo soprannome. Si ritiene comunque che agisca anche con un'altra identità, quella di Natalie Faye Webb: con tali generalità è riuscita in passato a farsi rilasciare un passaporto sudafricano, utilizzato l'ultima volta nel febbraio di tre anni fa, poco prima che fosse annullato.

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