In ansia perché non hai ancora prenotato le vacanze? Forse è colpa della notriphobia
La scienza non si è espressa in merito e non è una parola che trova spazio nei dizionari, almeno per il momento, ma il termine notriphobia sta dilagando veloce sui social. Scomponendolo, è in realtà l'espressione "no-trip-phobia": il latino non c'entra, perché l'origine va ricercata nell'inglese. Indica la paura di non avere nessun viaggio prenotato. Secondo l'Osservatorio sui trend estivi firmato PiratinViaggio ne soffrono quattro italiani su dieci.
Quando si è preda della notriphobia
Questa paura si fa avanti soprattutto in questo periodo, con l'avvicinarsi delle ferie estive, il momento che tutti aspettano per poter partire qualche giorno e godersi una pausa del lavoro, dalle incombenze quotidiane, dai problemi, dalle responsabilità. Si cade in questo timore perché magari non si trovano offerte convenienti: i prezzi sono alti e il budget è ristretto, quindi si posticipa il momento della prenotazione in attesa di trovare qualcosa di conveniente, adatto alle proprie tasche. Oppure non si riesce a trovare qualcuno con cui partire, quindi si resta in attesa che qualcuno della comitiva dia la disponibilità proprio per quel periodo che ci interessa.
La differenza tra notriphobia e travitude
Si può considerare la notriphobia l'opposto della travitude, altro termine molto gettonato nel mondo travel e tra gli addicted del settore. La parola è anche qui l'unione di due parole inglesi: "travel+attitude". Indica quindi l'atteggiamento di coloro che hanno inglobato la mentalità del viaggio nella loro vita quotidiana, come fosse una filosofia di vita, improntando le loro giornate alla continua scoperta e alla continua esplorazione di ciò che non si conosce. È lo spirito di chi è desideroso di conoscere nuovi posti, nuove culture, che sente il bisogno e l'esigenza, quasi fisica, di spostarsi in continuazione per espandere il proprio mondo e arricchirsi viaggiando. Ovviamente, nessun impedimento è mai abbastanza potente da far desistere questi viaggiatori incalliti. Più che turisti, sono cittadini del mondo dalla mentalità molto aperta, alla continua ricerca di connessioni con luoghi e persone.
Chi soffre di notriphobia
PiratinViaggio ha presentato i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio sui trend estivi dei vacanzieri. Alla ricerca hanno partecipato oltre 1200 maggiorenni, distribuiti in tutta Italia ed è emerso proprio che ben quattro italiani su dieci soffrono di notriphobia. La percentuale è particolarmente consistente tra i GenZer: qui il rapporto sale a più di cinque su dieci (53%). Per combattere la paura, in molti sono riusciti ad avvantaggiarsi, a non ridursi all'ultimo minuto: il 60% ha rinunciato a shopping e cene fuori così da risparmiare e avere una somma pronta per pagare la vacanza.
In questo, gli italiani si sono dimostrati bravi quest'anno, prenotando con ben 3 mesi di anticipo (34%) o addirittura con 3-6 mesi (27%). Solo il 6% ha dichiarato di arrivare all’ultimo minuto. L'aspetto economico resta fondamentale: per 6 viaggiatori su 10 la spesa media per le vacanze (mezzi di trasporto, alloggio e spese extra) non supererà i 1.500 euro: risparmio al primo posto insomma. Sono 9 su 10 (87%) le persone che partiranno quest’estate, dirette soprattutto verso il mare.
Vince l'estero, complici anche prezzi competitivi: 49% in Europa (Grecia e Spagna ai primi due posti, Portogallo e Croazia al terzo e quarto posto) e un 16% nei Paesi extraeuropei (Asia seguita da Africa e America). Per chi resterà nel Belpaese (il 35%) le regioni più apprezzate sono la Sicilia (23%), la Puglia (22%), la Sardegna (21%) e la Toscana (10%).