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Come cambia il modo di viaggiare: perché partire da soli è diventata una tendenza

Dai viaggi a lungo raggio alla formula weekend che piace sempre di più: gli italiani hanno tanta voglia di vacanza e amano anche partire da soli, per fare nuove conoscenze.
A cura di Giusy Dente
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La pandemia ha lasciato a tutti una grande voglia di viaggiare, di recuperare il tempo perso dentro le mura domestiche, quando spostarsi anche solo di pochi chilometri per fare la spesa era un miraggio. Il settore travel ha patito molto il periodo di chiusure e restrizioni, perché ovviamente nessuno ha potuto organizzare viaggi: ha anzi dovuto annullare quelli che aveva pianificato! Ora che è possibile di nuovo prendere l'aereo, godersi una gita fuoriporta o una lunga vacanza, ci si può sbizzarrire. Proprio perché sappiamo quanto sia difficile convivere con l'impossibilità di spostarsi e viaggiare, oggi nessuno è più pronto a rinunciarvi. Ecco perché si è maggiormente disposti anche a partire da soli: perché rinunciare alla vacanza dei propri sogni solo perché magari non si ha la giusta compagnia per partire? Se in passato era visto con diffidenza, oggi invece partire da soli è di tendenza: è un modo per godersi in modo profondo il viaggio, con persone nuove da conoscere e con cui condividere l'esperienza.

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Fanpage.it ha chiesto a Andrea D'Amico, Ceo di WeRoad, su quali destinazioni si stanno orientando le scelte dei viaggiatori, ora che si può "osare" un po' più in tranquillità (e che non si ha più paura di partire da soli). Gli italiani amano i viaggi lunghi, verso destinazioni lontane. Nell'esperienza di WeRoad, soprattutto chi prenota in anticipo lo fa per destinazioni al di fuori dei confini nazionali: "Quello che stiamo vedendo è che una volta usciti dal Covid e dal periodo di sofferenza legato al costo dei voli aerei, il business è tornato alla normalità. La maggior parte della domanda è per destinazioni extra europee: l'Indonesia sta andando fortissimo, la Thailandia, il Giappone, il Far West quindi tutta la costa occidentale americana. È ovvio che mano a mano che ci avvicineremo al picco estivo la domanda andrà più su Europa: a ridosso delle partenze di luglio e agosto lì è più facile prendere i biglietti aerei. Quindi poi ci aspettiamo che Italia e Grecia riprendano di nuovo di nuovo quota".

Viceversa, l'Italia sta diventando un'attrazione per i gruppi internazionali. Il merito è anche del nuovo progetto della community, ossia il sito in lingua inglese per viaggiatori di tutto il mondo: "Per chi non è italiano il viaggio in Italia è molto interessante. Quindi abbiamo cominciato a sviluppare di più questa parte di itinerari. L'Italia sta crescendo molto, non tanto Italia su Italia, ma molto perché stiamo crescendo sull'internazionale. E per quello che riguarda i prezzi, noi offriamo un mix di prodotto che vada bene per tutte le tasche e anche un mix di durate di volo e viaggio. L'idea è: con qualunque budget e qualunque durata troverai l'opportunità per partire. Da qualche settimana abbiamo cominciato a testare anche il weekend, quindi abbiamo accorciato ancora la durata: dà la possibilità anche a chi ha budget limitato e tempo limitato di fare un viaggio e conoscere nuove persone".

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Il Covid ha accentuato il bisogno di interagire e comunicare

Il Covid ha portato una battuta d'arresto: "Se fai viaggi d'avventura per gruppi e ti arriva il Covid, di peggio non ci può essere!". Parallelamente al disagio di non poter fare il viaggio dei propri sogni, si è però sviluppata molto forte l'esigenza di fare gruppo, di stare a contatto con le persone, di ritrovare il piacere di conoscere gente nuova. Questo è stato positivo: "Il lavoro da remoto, il passare tanto tempo in casa hanno accentuato la necessità per cui siamo nati: uscire, conoscere nuova gente, scoprire il mondo. Il Covid ha amplificato questo bisogno".

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Come è cambiato il modo di viaggiare

Fino a qualche anno fa era impensabile partire da soli per una vacanza: eri visto come quello strano, quello incapace di stare in società, quello senza amici. La situazione si è completamente ribaltata: la partenza in solitaria non è più un tabù: "È una cosa figa. Tendenzialmente le persone con cui tu andrai a viaggiare sono persone come te: partono da sole e lo fanno perché vogliono andare a divertirsi in quella destinazione e vogliono farlo con persone sole e che hanno la stessa voglia. Quindi ti senti completamente a tuo agio, sei nella tua comfort zone. Per facilitare la connessione facciamo segmenti per età: non troverai il ventenne che viaggia con settantenne o il trentenne che viaggia con le famiglie. Più del 70% delle persone tendenzialmente prenota per sé stesso, quindi viaggia da sola no, ma ci sono anche coppie, c'è addirittura chi viene in viaggio di nozze, ci sono anche piccoli gruppi di amici. Però anche se parti con qualcuno lo fai sempre con l'intenzione di fare nuove amicizie. Spesso una persona deve rinunciare al viaggio della vita perché non ha persone con cui andare. E poi secondo me c'è questa componente di solitudine, di conoscere nuove persone anche al di là dei social media".

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