Meryl Streep, lo stile pacato della regina del cinema conquista Cannes 2024
Meryl Streep non ha mai avuto bisogno di parole. Anzi, per lei hanno sempre parlato gli sguardi. Da Manhattan di Woody Allen che l'ha resa nota al grande pubblico a Kramer contro Kramer che l'ha introdotta al mondo dell'Academy, vincendo il suo primo Oscar al fianco di Dustin Hoffman. Come i look dei suoi personaggi, Meryl Streep ha sempre preferito il basso profilo anche sui red carpet, con gli outfit che si adattavano perfettamente al contesto e agli anni, perché a brillare erano i suoi ruoli: Streep è maestosa e magnetica, proprio come le sue interpretazioni. Con 21 nomination agli Oscar, l'attrice è stata onorata con la Palma d'oro alla carriera: quasi cinquant'anni di pellicole al fianco delle quali ha portato avanti un impegno e una costanza indomabili per le donne nell'industria cinematografica, facendosi portavoce delle tante e troppe disparità (soprattuto salariali) che ancora oggi sussistono.
L'understatement della diva che torna a Cannes in bianco
Meryl Streep è tornata a Cannes per la prima volta dal 1989, quando venne premiata per la miglior interpretazione femminile in Un grido nella notte. Allora come oggi scelse il bianco, un abito con motivi floreali che univa ricami e trasparenze. Ieri, per ricevere il premio dalle mani di una commossa Juliette Binoche, che l'ha omaggiata con una lettera molto sentita, Streep è salita sulla scale della Montée des Marches con un abito bianco drappeggiato firmato Dior Haute Couture che la incoronava regina della serata, e non solo.
Poco prima, in mattinata, era arrivata al photocall sulla Croisette con un completo bianco firmato Michael Kors Collection: i due look riassumono perfettamente le diverse anime con cui Meryl Streep ha giocato sia nei ruoli, sia sui red carpet, oscillando tra l'eleganza naturale – l'attrice non ha mai ceduto ai ritocchi estetici e da anni porta con disinvoltura i suoi capelli bianchi – e la signorilità di una diva senza tempo.
Il Diavolo ha davvero vestito Prada
Non possiamo parlare dell'icona Meryl Streep senza parlare del ruolo che l'ha resa un manifesto. "Non essere ridicola Andrea, tutti vogliono questa vita, tutti vorrebbero essere noi", dice Miranda Priestley nel Diavolo veste Prada a una ormai esausta Andrea Sachs (Anne Hathaway). La stessa frase l'ha usata anche il profilo social del Festival di Cannes sotto la foto dell'arrivo dell'attrice sulla Croisette per il photocall.
Il ruolo ispirato alla Direttrice di Vogue Anna Wintour ha trasformato Streep non solo nella più grande attrice vivente ma anche nella più grande attrice pop vivente: il blockbuster romantico si è rivelato un trampolino per un traguardo ancora più alto per la carriera già enorme di Streep. La sua performance dell'algida e devastante Miranda è stata magistrale proprio perché era il contrario della diva senza capricci che Streep è sempre stata ed è. Quando toglie gli occhiali, guarda fisso Andrea e dice "è tutto" dimostra che si può recitare davvero con gli occhi.
Recentemente, Meryl Streep ha davvero indossato Prada pochi mesi fa ai Sag Awards: durante la reunion con Emily Blunt e Anne Hathaway, l'attrice ha sfoggiato un meraviglioso abito della collezione Primavera/Estate 2024, tributando un ulteriore omaggio all'eredità che quel film ha lasciato e all'immaginario che ha costruito.
Gli occhiali di Meryl Streep
Da diversi anni Meryl Streep porta gli occhiali da vista o da sole in quasi tutti gli eventi pubblici, dai red carpet alle premiazioni ufficiali. Si tratta quasi sempre di una montatura nera spessa, proprio come quella sfoggiata sul red carpet di Cannes, con lenti cromatiche, oppure come quella cat eye che le abbiamo visto portare ai Golden Globes 2024, abbinata a un abito Valentino. Anche ai Grammy Awards, quando ha premiato Miley Cyrus insieme al cognato, il produttore Mark Ronson, Streep indossava una montatura leggera e fine e rivestita in nero nella parte superiore.
Il trasformismo di Streep sullo schermo- che ha vestito i panni della cuoca Julia Chil, della Iron Lady Margaret Tatcher, dell'attrice Madeline Ashton ne La Morte ti fa bella, oltre ad averci fatto ballare in Mamma Mia – si è sempre accompagnato a un'immagina modesta, mai banale, minimale, ma mai banale, di una donna che ha saputo fare suo ogni ruolo, trasformando il suo modo di recitare in uno status da raggiungere. Tutti vogliono davvero essere Meryl.