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Sinner lo ha fatto: “Ho pensato molto a New York e ho cambiato un sacco di cose. Sbaglierò tanto”

Jannik Sinner torna in gara nel torneo ATP 500 di Pechino. Il numero 2 della classifica ATP dalla partita di esordio con Cilic apporterà delle modifiche al suo gioco: “È solo questione di tempo e tutto funzionerà”.
A cura di Alessio Morra
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Jannik Sinner è pronto per tornare in campo. Il numero 2 della classifica ATP sarà impegnato nel torneo di Pechino, che ha conquistato due anni fa. Esordio contro Marin Cilic, ex campione Slam che sta per compiere 37 anni. Un torneo importante per l'italiano che dopo la sconfitta con Alcaraz nella finale degli US Open ha deciso di apportare delle modifiche al suo gioco. Lo aveva detto subito a New York, lo ha ribadito in Cina: "Ciò che è successo agli US Open ha modificato il mio modo di giocare a tennis".

Sinner in campo nell'ATP 500 di Pechino

Un cambio di paradigma, sì, ma non totale. Sinner vuole cambiare, in un certo senso pensa di essere costretto a cambiare, visto che con Alcaraz ha perso sette delle ultime otto partite. Nella conferenza stampa tenuta a Pechino Jannik ha mostrato la sua gioia per il ritorno alle competizioni: "È fantastico tornare a gareggiare. Sento che il mio corpo e la mia mente sono in ottima forma dopo la pausa che ho potuto prendermi dopo gli US Open. Non vedo l'ora di gareggiare qui in Cina e cercherò di adattarmi al meglio".

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"Potrei commettere più errori, ma le novità funzioneranno"

Poi ha parlato delle modifiche che ha deciso di apportare al suo gioco, probabilmente soprattutto al servizio, la prima è leggermente deficitaria, in percentuale di punti vinti. Interpellato al riguardo ha detto: "Quello che ho dovuto affrontare quest'anno non è stato facile. Ho giocato pochi tornei, questo sarà l'ottavo e la stagione è già agli sgoccioli. Io e il mio team abbiamo deciso di concentraci su cose nuove dopo New York. Abbiamo pensato molto alla finale degli US Open e abbiamo deciso di apportare una serie di modifiche al mio tennis. Ora potrei commettere più errori del solito nelle prossime partite, il numero potrebbe essere più alto. Ma è solo questione di tempo prima che le cose funzionino. Tocca vedere quanto tempo ci vorrà per tradurli in gara. Un conto è l'allenamento e un conto la partita".

Infine ha parlato delle condizioni differenti che si trovano sui campi in cemento, che non sono identici: "A volte sono molto simili, altre ci sono dei piccoli cambiamenti. Un torneo differente come superficie sul cemento è Indian Wells, dove la palla rimbalza molto più in alto. Se non è così abbiamo situazioni di gioco più o meno simili".

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