Verstappen ha un messaggio dopo le qualifiche del GP Giappone di Formula 1: “Andassero a f…”
La voleva con tutte le sue forze la pole position. E la voleva per smentire tutti coloro che dopo il pessimo weekend di Singapore avevano suonato un allarme (alquanto infondato) sulle condizioni di salute sportiva della Red Bull. Max Verstappen da grandissimo campione qual è ha fatto ciò che ha voluto a Suzuka, sempre primo nelle libere, perfetto nelle Qualifiche dove si è sempre migliorato e non ha lasciato la benché minima chance a tutti i suoi avversari, e dopo la pole si è tolto un sassolino, anzi un macigno dalle scarpe.
Il dominio di Verstappen non lo si è visto nemmeno ai tempi di Schumacher o di Mansell con la Williams (1992) e nell'era d'oro della Mercedes con Hamilton. Max ha vinto dieci gare di fila, da Miami a Monza. La Red Bull ha vinto tutte le quattordici gare disputate (dalla prima fino a Monza). Verstappen ha il titolo in tasca da settimane, anzi da mesi. Ma è bastato un weekend storto – 11° in Qualifica e 5° in gara – per far scatenare tifosi, presunti competenti e diversi organi di stampa, che hanno iniziato a dire che con la nuova direttiva il dominio Red Bull si sarebbe ridotto, e così facendo hanno anche in modo indiretto tolto meriti a Verstappen, che con il sangue agli occhi si è presentato in Giappone.
Primo in tutte e tre le sessioni di libere. Velocissimo in Q1 e Q2, dove non ha fatto il secondo tentativo lasciando l'effimero primato a Leclerc, e soprattutto straordinario in Q3. Pole Position conquistata da re, anzi da imperatore. Raramente Verstappen lo si è visto così raggiante dopo un traguardo raggiunto. Sorridente si è presentato alle interviste con Jean Alesi.
I sorrisi li ha limitati alle TV, perché quando si è presentato poi nel ring delle interviste ha risposto in modo durissimo a una domanda di Motorsport.com, che si ricollegava a quanto accaduto nel weekend di Singapore. La risposta è stata nettissima: "Abbiamo avuto un brutto fine settimana. Naturalmente, poi la gente inizia a dire "ah, è tutta colpa delle direttive tecniche". Penso che possano andare a f…..o".
Poi ha aggiunto: "Da parte mia, ero semplicemente molto carico, voglio trascorrere un buon fine settimana qui e volevo confermare che siamo forti. Non appena abbiamo messo la macchina in pista ho capito che sarebbe stato molto divertente da guidare".
Con il coltello tra i denti sempre, come i veri campioni, cannibali nell'animo. E Verstappen si prenota anche per il successo, che potrebbe dare anche matematicamente, e con larghissimo anticipo, il sesto titolo Costruttori della storia alla Red Bull, che lo vincerebbe (a conti fatti) anche solo con SuperMax.