Verstappen e il primo abbraccio alla figlioletta Lily: “Quella pelle, sembrava un pollo”

Com'è sentirsi padre? E quale effetto fa esserlo per la prima volta? Max Verstappen ha sperimentato emozioni del genere nei giorni che hanno preceduto l'ultimo Gran Premio di Miami: la sua compagna, Kelly Piquet, ha partorito la piccola Lily e tutto il resto non ha avuto più importanza. È salito a bordo di un volo extra-lusso per fare il viaggio intorno al mondo tra andata e ritorno: lui, può… grazie al jet privato che s'è regalato in virtù dei trionfi iridati. "È stato bello essere presente – ha ammesso il pilota olandese nell'intervista -. I miei genitori mi avevano raccontato cosa si prova. E sì, avevano ragione". Poi s'è abbandonato a una di quelle considerazioni che strappano un sorriso e restano a futura memoria. "Quella pelle… quando l'ho vista all'inizio ho pensato al pollo che si trova confezionato al supermercato".
Verstappen e le sensazioni della paternità
La confidenza fatta nell'intervista a Viaplay tratteggia il volto umano di un "cannibale" della pista che, almeno in questa edizione del Mondiale, deve accontentarsi di una macchina che non gli permette di prevalere come accaduto negli scorsi. In Florida il quattro volte campione del mondo s'è preso la pole ma è giunto quarto in gara dietro Piastri, Norris e Russell. In classifica generale è terzo alle spalle della coppia McLaren ma i giochi sono ancora aperti, la sfida ripartirà nel prossimo Gran Premio dell'Emilia-Romagna (18 maggio). Intanto, tra un test e l'altro si gode il (poco) tempo libero assieme alla famiglia. "Finora va tutto bene. Lily dorme abbastanza e questa cosa aiuta molto…".

Max ha voglia di scherzare e dissimula lo stato d'animo ma gli brillano gli occhi quando parla della bimba che regge tra le braccia con estrema delicatezza. Quelle mani grandi che ha adesso servono a proteggere, accarezzare la creatura che sta accoccolata sul suo petto. "Vederla per la prima volta è stato speciale – ha aggiunto Verstappen -. Mia sorella ha dei figli e li ho sempre trovati molto affettuosi ma adesso è un'altra cosa. Quando hai tua figlia tra le braccia senti ben altre emozioni".
Perché assieme alla compagna ha scelto il nome Lily
Perché hanno dato alla bimba proprio il nome Lily? Il pilota olandese ha chiarito che a volte la scelta migliore è quella più semplice dopo aver impiegato molto tempo per decidere come chiamarla. "Lily ci è piaciuto perché semplice e poi aveva una bell'assonanza con il cognome". Semaforo verde per Max, nell'attesa di tornare sull'asfalto per dare le caccia alle monoposto color papaya. E chi se non lui in questo Mondiale appena appena sfumato di rosso che vira verso l'arancio dell'olandese.