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Perché Lewis Hamilton non rinnova con la Mercedes: cosa può succedere

Lewis Hamilton non ha ancora rinnovato con Mercedes il contratto in scadenza al termine della stagione: le richieste economiche e i movimenti societari dietro lo stand-by della trattativa. Dal ritiro da campione in carica alla coppia da 11 titoli iridati di Formula 1 con Sebastian Vettel in Aston Martin: ecco i clamorosi scenari apertisi dopo la rivelazione del pilota britannico.
A cura di Michele Mazzeo
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Le parole pronunciate da Lewis Hamilton nella conferenza stampa dopo la vittoria nel GP dell'Emilia Romagna a Imola hanno scosso il mondo della Formula 1. Il britannico si appresta a conquistare il suo settimo titolo iridato che gli consentirà di raggiungere Michael Schumacher in vetta alla classifica dei piloti più titolati del campionato automobilistico a ruote scoperte più prestigioso al mondo e al Santerno, insieme al 2° posto di Valtteri Bottas, ha conquistato i punti necessari per la conquista aritmetica del settimo titolo costruttori consecutivo da parte della Mercedes.

Mercedes-Hamilton, rinnovo di contratto in stand-by

Un matrimonio, quello tra il 35enne di Stevenage e la scuderia di Brixton, che dunque sembrerebbe andare a gonfie vele, se non fosse proprio per quella frase ("Io non so neppure se sarò ancora qui il prossimo anno") che, come un fulmine a ciel sereno, ha aperto scenari impensabili fino a qualche ora prima. Il rinnovo del contratto con la squadra anglo-tedesca, in scadenza al termine di questa stagione, sembrava essere soltanto una formalità con un accordo di massima già raggiunto tra le parti (triennale da 44 milioni di euro a stagione) ma, adesso, pur tenendo conto della risaputa melodrammaticità di Lewis Hamilton, quell'accordo non sembra essere poi così certo.

Perché la trattativa si è interrotta: c'è lo zampino di Ineos

Prima di andare a vedere quali potrebbero essere gli scenari che si aprirebbero nel caso in cui il rinnovo non dovesse arrivare, proviamo a capire per quale motivo questa trattativa che sembrava in via di risoluzione ha subito un'improvvisa battuta d'arresto. Probabilmente la motivazione va ricercata nei movimenti che si stanno verificando a livello societario in casa Mercedes. La Daimler, che al momento detiene il 70% delle quote (60% più il 10% delle quote che deteneva Niki Lauda)  della squadra corse, sarebbe vicina a cedere la maggioranza (si vocifera il 40%) a Ineos, gigante della chimica e attuale sponsor del team. E sarebbero proprio possibili nuovi soci di maggioranza ad aver messo in stand-by la trattativa per il rinnovo del contratto di Lewis Hamilton in quanto non sembrano avere nessuna intenzione di offrire quelle cifre al pilota britannico a cui chiedono una grossa riduzione dello stipendio.

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Le richieste economiche di Lewis Hamilton

Qualora il sei volte campione del mondo decidesse di non ridurre drasticamente le proprie richieste economiche dunque la trattativa potrebbe anche clamorosamente saltare aprendo a scenari inimmaginabili con il fresco vincitore del settimo titolo iridato e campione in carica che potrebbe addirittura restare fuori dal prossimo Mondiale di Formula 1. Altra opzione, la più plausibile, è quella che vedrebbe Lewis Hamilton rinnovare con Mercedes per un solo anno, rinviando dunque il "problema" di una stagione, quando entreranno in vigore i nuovi regolamenti tecnici e la F1 dovrebbe cambiare pelle.

Gli scenari: dal ritiro alla coppia da 11 titoli mondiali con Vettel in Aston Martin

Guardando la line-up del Mondiale 2021 infatti appare poco probabile che il 35enne di Stevenage possa passare ad un'altra scuderia: del tutto improbabile che Red Bull decida di mettere in discussione il ruolo di primo pilota del pupillo Max Verstappen, mentre Ferrari, McLaren e Renault hanno già ufficializzato la coppia di piloti per la prossima stagione. E considerando che, ci sentiamo di escludere il passaggio in squadre meno blasonate come Alpha Tauri, Alfa Romeo e Haas, l'unica opzione che, seppur difficilmente realizzabile, potrebbe essere presa in considerazione sarebbe quella di un clamoroso passaggio in Aston Martin per formare una leggendaria coppia da 11 titoli mondiali con Sebastian Vettel, ovviamente trovando una sistemazione alternativa a Lance Stroll (difficilmente il padre Lawrence, proprietario della scuderia, lascerebbe senza sedile il figlio). Magari con Toto Wolff, azionista Aston Martin e anche lui non certo di restare in Mercedes, come team principal in quello che diventerebbe un dream team della Formula 1.

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