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Marquez incanta ad Austin, ma la rimonta si interrompe sul più bello: “Il mio corpo ha detto basta”

La grande rimonta di Marc Marquez nel GP delle Americhe della MotoGP 2022 bloccatasi nel finale di gara lascia un punto interrogativo sulle sue reali condizioni fisiche dopo i problemi che lo hanno tormentato negli ultimi due anni.
A cura di Enrico Scoccimarro
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Una strepitosa rimonta che sembra essersi interrotta proprio sul più bello, così Marc Marquez  si è ripresentato in MotoGP per il GP della Americhe di Austin dopo esser stato costretto a saltare le due gare precedenti del Mondiale 2022 per il ripresentarsi dei problemi alla vista.

Una spettacolare risalita scalando ben 18 posizioni interrottasi a cinque giri dalla fine quando cioè è stato costretto a tirare i remi in barca per mantenere quel sesto posto che, data la situazione, vale comunque oro. Eppure la gara di Austin non sembra aver definitivamente sancito la fine del suo periodo travagliato.

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Gli infortuni lo hanno tenuto lontano dalle piste per molteplici gare, a partire dal 2020 con la frattura dell’omero destro operato tre volte, per proseguire nel 2021 col primo caso di diplopia, lo sdoppiamento della vista causato dai tanti trauma cranici subiti, risolto con un intervento chirurgico. Marquez ha dovuto poi aspettare tre mesi prima di scendere nuovamente in pista. Il disturbo gli si è però ripresentato dopo la violenta caduta sul circuito di Mandalika, in Indonesia, motivo per cui era stato costretto a saltare il Gran Premio di Argentina, e gli ha interrotto anche la rimonta nell'ultimo GP delle Americhe.

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Alla sua condizione fisica traballante, domenica gli si è aggiunto poi anche un problema in partenza, che lo ha trascinato dalla nona all'ultima posizione. Il pilota spagnolo però ha dimostrato di essere più forte degli episodi negativi ed è stato autore di una rimonta che lo ha portato fino in sesta posizione, con numeri di alta classe e rischiando spesso di finire a terra. Lo spagnolo, fin lì in gran forma, aveva la forza di continuare la sua rimonta e guadagnare punti in più in classifica, ma anche ad Austin sul più bello qualcosa non è andato e si è dovuto accontentare di tagliare il traguardo in sesta posizione, alle spalle di Francesco Bagnaia sulla Ducati.

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Il pilota ha analizzato il suo ritmo e il suo recupero, ma ha ammesso che a un certo punto il suo corpo ne ha risentito e poi ha cercato di mantenere il sesto posto. "Il mio ritmo era buono – ha detto a fine gara – È vero che quando si parte da dietro non c'è nessuna gestione da manovrare, è dare tutto e vedere dove andare, ed è quello che ho fatto. Ho dato tutto, a cinque giri dalla fine il corpo ha detto ‘basta', e mi sono dedicato a cercare di finire la gara e portare quei punti dal sesto posto. L'importante è che me ne vada da qui con più fiducia rispetto a quando sono arrivato".

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Il weekend in ogni caso è da considerare assolutamente positivo per Marquez, che ha controllato anche qualche rischio: "Ho fatto un weekend solido, l'ho rischiato quando era necessario, con pochi giri, cercando di fare la mia gestione fisica. Volevo avere un fine settimana senza cadute e con un risultato solido. L'ho fatto, è stato un peccato per il problema meccanico, senza quello avrei lottato almeno per il podio, ma è successo".

Ora l'otto volte campione del mondo si rimetterà in sella per il GP del Portogallo, in programma domenica 24 aprile, e lì tenterà di dare la prova, una volta per tutte, di essere tornato definitivamente quello di un tempo.

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