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L’imbarazzo di Kimi Antonelli nel gruppo Whatsapp dei piloti di F1: fa i nomi di chi comanda

Il 18enne pilota italiano della Mercedes ha parlato del gruppo social che i piloti del Mondiale usano per comunicare tra di loro. “George e Carlos sono i più attivi”.
A cura di Maurizio De Santis
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Kimi Antonelli è entrato nel mondo della F1 in punta di piedi ma senza timori reverenziali: scatenato ma saggio in pista; riservato, pacato e timido in pubblico e nel rapporto coi colleghi. Lo è al tal punto che nella chat su WhatsApp dei piloti, almeno per adesso, interagisce poco. C'è ma è silente: legge, interpreta, ascolta, lascia che a prendere la parola siano altri, quelli più esperti e autorevoli oltre agli stessi rappresentanti della Grand Prix Drivers Association, George Russell e Carlos Sainz jr. Preferisce tenersi in disparte, non cerca il confronto, si guarda bene dal fare osservazioni. Prova imbarazzo ed è normale: sa che nel gergo automobilistico lui è un "rookie", un novellino. Diciottenne di talento, ma pur sempre un debuttante.

Perché Antonelli è poco attivo nel gruppo social dei piloti

Perché tanta reticenza da parte di Antonelli ed è così poco attivo? È stato lui stesso a averlo spiegato di recente, chiarendo anche bene i ruoli di alcuni profili che hanno una maggiore influenza all'interno di quella stanza virtuale per conversare, comunicare, recepire istanze da sottoporre ai vertici della federazione e della F1.

"La verità è non sono molto attivo. Anzi, credo di esserlo meno di altri – ha ammesso a motorsport.com -. Sono nuovo nel gruppo e per questo partecipo ancora poco, limitandomi a osservare con attenzione quel che si dice". Chi sono quelli più attivi? Il giovanissimo pilota italiano fa una piccola rivelazione, è l'unica concessione che fa rispetto all'alone di riservatezza che serba anche al riguardo. "Sono sicuramente George e Carlos (Russell e Sainz jr, ndr). Sono un po' loro quelli che interagiscono con maggiore frequenza perché sono i referenti dell'associazione piloti e sono anche gli amministratori di questa chat".

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Cosa accade nella chat WhatsApp dei drivers di F1

A formare il gruppo dei piloti su WhatsApp furono Roman Grosjean e Sebastian Vettel nel 2018: ipotizarono che quello strumento sarebbe stato molto utile per migliorare e agevolare la comunicazione tra colleghi. Cosa accade in quello spazio riservato alle discussioni? La curiosità da parte degli appassionati di F1 non ha mai trovato grandi riscontri: chi pensava fosse un luogo anche di scontro, una fonte di possibili retroscena è rimasto deluso.

Oscar Piastri definì quel gruppo "abbastanza noioso" rispetto a come lo immaginano le persone. George Russell, invece, offrì una versione differente rivelando che "lì, a volte, le cose precipitano… affermò durante il pocast The Fast and the Curious  -Non ci scambiamo battute ogni giorno, ma ci sono occasioni in cui all'improvviso, dopo un episodio avvenuto in pista, iniziano ad arrivare meme e quant'altro… e la cosa sfugge un po' di mano". Kimi legge e impara.

Antonelli ‘rookie' di talento: in Mercedes al posto di Hamilton

La Mercedes ha scelto Antonelli e lo ha lanciato nel grande circo dei Motori al posto di Lewis Hamilton e, almeno finora, il rischio calcolato ha prodotto solo benefici visti i risultati nel Mondiale. A 18 anni è rimasto sempre lo stesso nonostante l'ondata di popolarità lo ha reso di colpo famoso: un giorno puoi vederlo sostare assieme ai compagni di classe nei pressi della scuola che ancora frequenta (l'Istituto Tecnico Salvemini di Casalecchio di Reno) e quasi fai fatica a immaginarlo al volante di una monoposto che tocca velocità elevatissime; un altro tra i banchi di scuola, come un alunno normale; un altro ancora alla guida della supercar di lusso (una Mercedes AMG GT 63 S regalatagli dalla Casa tedesca) che può condurre nonostante abbia preso la licenza di guida da poco (a differenza di un comunissimo neo-patentato). Peccato che quanto a consumi "beva un po' troppo" ma in fondo può permetterselo.

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