L’analisi Ferrari sulla SF-25 di Leclerc a Budapest smentisce la Rossa: le cause del crollo improvviso

Charles Leclerc ha sfiorato il successo nella gara del GP d'Ungheria della Formula 1 2025, ma dal 40° giro la sua SF-25 è crollata. Il secondo pit-stop ha trasformato la pole in un calvario, con un distacco che ha toccato i due secondi a giro. Le analisi Ferrari hanno escluso guasti tecnici o componenti danneggiati: dietro la disfatta di Budapest si cela una lunga catena di concause che confermano i limiti strutturali del progetto 2025.
"Abbiamo avuto un problema al telaio, da quel momento in poi ero solo un passeggero", ha dichiarato Leclerc dopo il GP. E lo stesso faceva la nota ufficiale diramata subito dopo dalla scuderia di Maranello che recitava "si è sviluppato un problema al telaio di Charles che gli è costato circa 2 secondi al giro". Ma le prime analisi approfondite sulla vettura hanno evidenziato che l'area sospettata non mostra cedimenti né malfunzionamenti. Nessuna rottura, solo una concatenazione di errori tecnici e gestionali, aggravata da scelte estreme di assetto.

Secondo l'ipotesi avanzata da George Russell, che nel finale prima di sopravanzarlo gettandolo fuori dal podio è stato per diverso tempo dietro la vettura del monegasco, la Ferrari avrebbe dovuto alzare la pressione delle gomme e ridurre l'erogazione del motore per evitare il consumo eccessivo del plank, la tavola in legno che protegge il fondo e che può causare squalifica se usurata oltre il limite (come accadde a Hamilton in Cina). Un'ipotesi che non sembra corrispondere esattamente a ciò che è accaduto realmente ma che non sembra discostarsi tanto dalla realtà.
Il fatto nuovo emerso da Budapest è che la SF-25 di Leclerc sarebbe partita con meno dei 110 kg di carburante previsti. Una scelta fatta per essere più leggeri e veloci nel primo stint – e sfruttare una potenziale pioggia o safety car – ma che avrebbe finito per peggiorare la situazione. Più leggerezza infatti significa più velocità, e quindi maggiore consumo del plank già nella prima parte di gara. Da lì l'obbligo di intervenire nel finale per salvare il fondo e restare nei limiti di regolamento.

Il risultato? Nell'ultimo stint, la Ferrari potrebbe aver montato gomme hard a pressioni più alte, sacrificando aderenza e bilanciamento. Da quel momento, Leclerc non ha più avuto grip né trazione, la SF-25 ha iniziato a scivolare e il sottosterzo in curva ha divorato la prestazione. Il dato in telemetria è impietoso: -8 km/h nei tratti più veloci rispetto alla fase iniziale.

Il lift and coast, usato altrove per preservare il fondo, è stato scartato. Al suo posto, modifiche al software della PU per abbassare l'erogazione e salvare carburante. Ma nemmeno questo ha evitato il crollo. "Perché non mi ascoltate quando vi dico cosa penso su questo problema?", ha urlato Charles via radio in un team radio che fotografa il malessere interno.

Sul fronte tecnico dunque la prima parte di gara di Leclerc a Budapest ha confermato che la nuova sospensione posteriore ha migliorato frenata e trazione. Ma, la seconda, ha mostrato come non abbia ancora risolto il vero nodo: una macchina che funziona solo rasente all'asfalto, e che appena si alza perde carico. Il compromesso è diventato insostenibile.

Ferrari cerca ora un reset in vista di Zandvoort, lavorando al simulatore per ottimizzare una SF-25 che resta troppo estrema per essere vincente. Le cause del crollo di Budapest sono molteplici, ma tutte portano allo stesso punto: la macchina è veloce solo se spinta al limite, ma per restare nei margini regolamentari si è costretti a spegnerla in gara. E mentre Leclerc in pista testa le gomme 2026 (prima delle vacanze è impegnato in un test Pirelli all'Hungaroring), a Maranello si fanno i conti con una sconfitta che pesa più di tante altre. Perché stavolta, la Ferrari si è smentita da sola. Anche se, trattandosi di una nuova soluzione che deve essere ancora esplorata, non sono del tutto sepolte le speranze che si riesca a risolvere il problema ed ottimizzare la SF-25 con la nuova sospensione posteriore in vista dei prossimi appuntamenti in pista dopo la sosta estiva.