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La Red Bull trova nuove prove: chiesta penalità per Hamilton dopo l’incidente con Verstappen

Il ricorso della Red Bull verrà discusso giovedì 29 luglio. È possibile da regolamento? Sì. La richiesta di esercitare il diritto alla revisione della sanzione, ottenendone una più severa, è legittima se il Team dimostrerà che ci sono “nuovi elementi significativi e rilevanti” che all’epoca della decisione (18 luglio) non era disponibili, inducendo i commissari sportivi a riconsiderare la precedente decisione.
A cura di Maurizio De Santis
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Penalità insufficiente. È questa la motivazione che ha spinto la Red Bull a presentare reclamo alla FIA nei confronti della Mercedes e di Lewis Hamilton. Il pilota inglese era stato punito dai commissari di gara con un aggravio di dieci secondi per la manovra azzardata e il contatto con Max Verstappen avvenuto al primo giro del Gran Premio di Gran Bretagna. La scuderia di Milton Keynes è convinta che possa esercitare il diritto alla revisione e ottenere una sanzione in senso più afflittivo perché certa di avere in possesso "nuovi elementi significativi e rilevanti". L'obiettivo è ribaltare quel verdetto e ottenerne un altro più severo ed equo rispetto alla gravità dell'azione commessa.

Il ricorso della Red Bull è possibile da regolamento? Sì. La richiesta di ulteriori indagini e di un approfondimento è legittima se il Team dimostrerà che ci sono effettivamente particolari dirimenti che all'epoca della decisione (18 luglio) non era disponibili, inducendo i commissari sportivi a riconsiderare la precedente scelta. È un cavillo della battaglia che si sposta dal campo di corsa al tavolo dello scontro legale e parte da un presupposto essenziale: la definizione che i giudici di gara avevano dato di Hamilton reputandolo "prevalentemente colpevole" per quanto accaduto alla curva Copse del circuito inglese. Dieci secondi di punizione che non impedirono a Hamilton di vincere la gara in rimonta sul ferrarista, Charles Leclerc.

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Il reclamo e l'episodio dell'ultima gara del Mondiale di Formula 1 verranno presi in esame giovedì 29 luglio alle ore 16: la discussione si svolgerà in video-conferenza e c'è attesa per conoscere la fondatezza e l'efficacia delle ragioni che saranno prodotte dalla Red Bull. Qual è il "nuovo elemento significativo" sul quale regge tutta l'impalcatura dell'impugnativa? Lo si capirà a breve e altrettanto a breve (prima dell'inizio del Gran Premio d'Ungheria in programma questo week-end) ci sarà il pronunciamento.

C'è un precedente al riguardo. Due anni fa (2019) la Ferrari presentò un esposto dopo la sanzione di cinque secondi che era stata comminata a Sebastian Vettel nel Gran Premio del Canada. Anche allora oggetto della discussione su Lewis Hamilton che beneficiò della penalità inflitta al tedesco per vincere. Il ricorso fu rigettato perché secondo la Federazione non era emerso nulla di realmente importante per riconsiderare la propria decisione.

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