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La Formula 1 cambia le regole in corsa, il sospetto della Ferrari: “Hanno usato un pretesto”

Dal GP del Belgio della Formula 1 2022 entrano in vigore le nuove regole anti-porposing che continuano a sollevare aspre polemiche da parte della Ferrari con nuovi dubbi sull’iter di approvazione del cambio regolamentare a stagione in corso seguito dalla FIA sollevati dal team principal Mattia Binotto.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo le infuocate discussioni e le reciproche accuse tra i due schieramenti guidati rispettivamente da Red Bull e Ferrari da un lato e Mercedes dall'altro (scaturite anche in una furiosa lite a Montreal) a partire dal GP del Belgio, 14° round del Mondiale di Formula 1 2022 in programma nel weekend a Spa-Francorchamps, le nuove regole "anti-porpoising", che potrebbero influire pesantemente sulle prestazioni delle varie monoposto, entreranno in vigore.

Dal fine settimana belga infatti tutte le scuderie dovranno rispettare la tanto discussa direttiva tecnica 039 voluta dalla FIA per contrastare il fenomeno del saltellamento delle vetture con l'innalzamento delle macchine da terra e nuove norme più stringenti per quanto riguarda la flessibilità del fondo (che, almeno sulla carta, dovrebbero penalizzare Ferrari e Red Bull e favorire la Mercedes per questo accusata di manipolare la Federazione attraverso l'ex braccio destro di Toto Wolff, oggi segretario generale della FIA, Shaila Ann Rao).

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Nonostante tale direttiva, così come le nuove regole sulla questione per il 2023, sia ormai già stata approvata, le polemiche a riguardo all'interno del paddock della Formula 1 proseguono senza sosta. Le ultime accuse in ordine cronologico sono quelle sferrate contro la FIA (e, senza fare riferimento diretto, anche contro la Mercedes) dal team principal della Ferrari Mattia Binotto che a pochi giorni dal GP del Belgio è tornato sulla questione sollevando sospetti sull'anomalo processo decisionale che ha portato all'introduzione di questi nuovi regolamenti a Mondiale in corso.

"Per quanto riguarda il peso e gli adeguamenti al budget cap (gli altri cambiamenti al regolamento fatti nel corso di questa stagione, ndr), abbiamo rispettato processi di coordinamento previsti. In entrambi i casi le regole sono state approvate con l'ampia maggioranza richiesta. Con le regole aerodinamiche invece, hanno voluto minare questo processo utilizzando il pretesto della sicurezza – ha infatti detto il capo della squadra di Maranello in un'intervista rilasciata alla testata tedesca Auto, Motor und Sport –. Non è corretto. Non ci sono problemi di sicurezza con il sottoscocca. Le ultime gare lo hanno dimostrato. È da irresponsabili – ha infine chiosato Binotto – far sì che le squadre si trovino davanti nuove regole a stagione ampiamente iniziata non essendoci ragioni valide per cambiare".

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Le nuove regole anti-porpoising dunque non sono andate giù al team principal della Ferrari che, oltre a contestarne il contenuto, pone l'accento anche sull'anomalo iter seguito per la loro approvazione, avvenuta facendo leva su un'eccezione concessa dal regolamento. Al momento della votazione riguardo a questi cambiamenti regolamentari a stagione in corso infatti i team F1 contrari (Ferrari, Red Bull, AlphaTauri, Alfa Romeo, Haas e Williams) erano di più rispetto a quelli favorevoli (Mercedes, McLaren, Aston Martin e Alpine) e pertanto, non essendoci la maggioranza dei voti, le nuove norme anti-porpoising non sarebbero state approvate.

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Il regolamento prevede però che quando si tratta di sicurezza dei piloti le regole possono essere cambiate anche senza l'approvazione della maggioranza della Commission F1 e, pertanto, anche il diritto di veto detenuto dalla Ferrari non può essere utilizzato per bloccarne l'approvazione. Ed è proprio giocando la carta della sicurezza che la FIA ha introdotto le nuove norme anti-porpoising che entreranno in vigore dal prossimo GP del Belgio e quelle valide per il Mondiale 2023 aggirando di fatto il regolamento e facendo infuriare il Cavallino e il suo team principal.

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