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La Ferrari stravolta da Vasseur, rivoluzione a Maranello: come cambia il team dopo l’addio di Cardile

Prosegue la rivoluzione dell’organigramma della Ferrari da parte di Frederic Vasseur: dopo le dimissioni di Cardile, il team principal pensa di introdurre una nuova figura nel team F1 mentre si attende ancora che Adrian Newey decida se sposare o meno la causa della scuderia di Maranello.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel momento peggiore della stagione, con i risultati in pista che faticano ad arrivare e un pacchetto d'aggiornamenti fallimentare che ha fatto sì che aumentasse il gap della SF-24 con le monoposto rivali, il team principal Frederic Vasseur prosegue la sua rivoluzione ai vertici dell'organigramma della scuderia Ferrari. Dopo il disastroso GP di Silverstone a salutare Maranello è stato Enrico Cardile (che oggi l'Aston Martin ha ufficializzato come nuovo Direttore Tecnico per il 2025), il settimo uomo a lasciare il suo posto nella catena di comando della Gestione Sportiva del Cavallino Rampante dall'arrivo del manager francese.

Dopo l'addio di Mattia Binotto infatti in questo anno e mezzo sono andati via nell'ordine l'ex direttore sportivo Laurent Mekies, l'ex Direttore della Ferrari Driver Academy Marco Matassa, l'ex capo degli ingegneri aerodinamici David Sanchez e ora l'ex direttore tecnico dell'area telaio Enrico Cardile, mentre sono stati sollevati dal proprio incarico e spostati ad occuparsi di altre mansioni l'ex responsabile delle strategie Inaki Rueda e l'ex ingegnere di pista di Leclerc Xavi Marcos. Finora, anche in virtù del periodo di ‘leave gardening' che rallenta i trasferimenti da un team F1 all'altro, Frederic Vasseur ha sempre optato per una sostituzione con personale interno alla scuderia: con Diego Ioverno nominato ds, Ravin Jain a dirigere gli strateghi, Jock Clear a gestire la FDA, Diego Tondi promosso a numero uno degli ingegneri aerodinamici e, da ultimo, Bryan Bozzi chiamato a spostarsi al muretto per diventare la ‘voce' guida in pista per il pilota monegasco.

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Ma d'ora in poi non sarà così. Già dal prossimo 1° ottobre infatti arriveranno i primi veri ‘rinforzi' che arrivano dall'esterno: a Maranello infatti sbarcheranno i due ex Mercedes Loic Serra e Jerome D'Ambrosio che andranno subito a rivestire dei ruoli di prim'ordine. L'ingegnere francese classe '72 va infatti a ricoprire il ruolo di Head of Chassis Performance Engineering e coordinerà il lavoro di diversi reparti tra cui Track Engineering, Aero Development, Aero Operations e Vehicle Performance, mentre l'ex pilota belga sarà il nuovo vice team principal e il nuovo direttore della Ferrari Driver Academy.

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Per quanto Loic Serra sembra destinato ad assorbire gran parte dei compiti che fino ad oggi spettavano al dimissionario Enrico Cardile, l'improvviso addio di quest'ultimo ha creato un piccolo vuoto che sembra confermare la volontà da parte di Frederic Vasseur di tornare ad una struttura gerarchica più classica con la reintroduzione di un Direttore Tecnico unico che gestisce e coordina il lavoro delle tre aree (Telaio, PU e Supply chain & Manufacturing) e dai cui dipenderanno dunque i rispettivi capi (Loic Serra, Enrico Gualtieri ed Enrico Racca).

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Evidente dunque che la rivoluzione dell'organigramma Ferrari cominciata a gennaio 2023 è ancora in corso e sembra essere del tutto indipendente rispetto alla vicenda Adrian Newey. Quest'ultimo infatti, pur avendo un accordo di massima con la scuderia di Maranello (non messo nero su bianco), sta ancora vagliando tutte le ipotesi a sua disposizione per stabilire dove proseguire la sua brillante carriera in Formula 1 nel momento in cui sarà libero dal vincolo che lo lega alla Red Bull (cioè al termine del primo trimestre 2025) tanto che dopo la visita nella fabbrica dell'Aston Martin è stato anche in quella della Williams e in quella della McLaren. L'annuncio in ogni caso non arriverà prima di settembre data la clausola presente nel suo accordo di rescissione con la Red Bull. Ma, anche qualora il geniale progettista britannico dovesse decidere di sposare la causa di Maranello, non sarà lui il nuovo direttore tecnico dato che nel caso arriverebbe nel team del Cavallino Rampante nelle vesti di superconsulente senza alcun vincolo né di natura logistica né di responsabilità.

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Salvo colpi di scena, dunque, non sarà Adrian Newey il nuovo direttore tecnico della Ferrari, ma sarà qualche uomo con grande esperienza nel paddock della Formula 1 che dovrebbe essere annunciato dopo la pausa estiva di modo che possa già iniziare a dare il proprio contributo alla preparazione della monoposto per il Mondiale 2025, la prima da affidare al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton che arriverà a far coppia con Charles Leclerc. La rivoluzione di Frederic Vasseur dunque è ancora tutt'altro che completata.

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