Gp Ungheria, Vettel: “Era chiaro da prima di iniziare la gara che ci avrebbero doppiati”
Il Gran Premio d'Ungheria è costato la prima grande umiliazione della Ferrari in questo Mondiale che si preannuncia in salita e ricco di difficoltà per il Cavallino Rampante: mentre Hamilton domina in Mercedes, Vettel e Leclerc arrancano con le rosse, lontanissime dai primi e doppiate in pista. Un'onta che fa cadere una pesante coltre di perplessità sull'attuale forza del Team di Maranello che sta vivendo una crisi coincisa con l'inizio della stagione e che – purtroppo – sembra essere solamente al suo inizio. Per un Mondiale tutto in salita dominato dalla Mercedes che, al contrario, sta ottimizzando quanto gli si concede in pista.
Mentre Hamilton fa il record alla ‘Schumi', confermando una superiorità manifesta, in casa Ferrari si piangono lacrime amare e si vive l'onta dell'umiliazione. Una sconfitta – se non una disfatta – già scritta ed annunciata dalle libere e dalle prove dei giorni scorsi, sprofondando in abisso che da possibile si è trasformato in realtà, tanto che lo stesso Sebastian Vettel nel dopo gara ha ammesso quello che già tutti sapevano da tempo: "Oggi era praticamente impossibile andare oltre il 5 posto ed era chiaro ancor prima di iniziare la gara che ci avrebbero doppiati"
Uno ‘sprofondo' rosso che riporta la Ferrari indietro di oltre 10 anni: le due Ferrari non finivano doppiate precisamente da dodici anni quando al GP di Silverstone nel 2008, al volante c'erano Massa e Raikkonen. E in Ungheria solamente tre vetture non Mercedes hanno concluso il tracciato a pieni giri. Unica consolazione, magra, è che Vettel sia riuscito a smuovere la Ferrari dagli zero punti (tanti ne avevano conquistato sul tracciato austriaco in Stiria) arrivando sesto al traguardo.
La prima gara è stata una anomalia, la seconda in pratica non l'abbiamo nemmeno corsa. La forza della Mercedes? Non ne sono assolutamente stupito