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Formula 1, Lewis Hamilton ‘in ginocchio’ in Austria per sostenere Black Lives Matter

In vista del debutto del Mondiale 2020 di Formula 1 in Austria Lewis Hamilton sta pensando ad un gesto plateale per rimarcare il suo sostegno al movimento antirazzista Black Lives Matter salito alla ribalta dopo l’uccisione negli Stati Uniti di George Floyd. Secondo Sportmail il pilota Mercedes si inginocchierà sul tracciato di Spielberg replicando il gesto fatto nel 2016 dal giocatore di football americano Colin Kaepernick. Il papà del sei volte iridato replica: “Dovrebbe essere tutta la F1 a mettersi in ginocchio”.
A cura di Michele Mazzeo
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Lewis Hamilton prosegue la sua battaglia contro il razzismo ed è pronto a "mettersi in ginocchio" il prossimo 5 luglio in Austria quando prenderà il via il Mondiale 2020 di Formula 1 dopo esser stato posticipato a causa dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione su scala globale del coronavirus (qui gli aggiornamenti con le ultime notizie sulla situazione in Italia e nel resto del mondo).  Il sei volte campione del mondo, unico pilota nero nella storia della F1, con i suoi messaggi sui social ha fin da subito sposato la causa di Black Lives Matter, il movimento antirazzista nato negli Stati Uniti salito alla ribalta dopo l'uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto bianco a Minneapolis.

Hamilton "in ginocchio" al debutto del Mondiale 2020 di F1 per sostenere la causa di BLM

Ma adesso il pilota Mercedes, secondo quanto riporta Sportmail, sta programmando un gesto di protesta plateale da fare in occasione del debutto Mondiale a Spielberg. Stando a quanto riporta la testata britannica fonti vicine a Lewis Hamilton hanno confermato che il driver di Stevenage prima della partenza o all'arrivo avrebbe intenzione di inginocchiarsi sul tracciato del Red Bull Ring replicando quindi quanto fatto qualche anno fa dal giocatore di football americano Colin Kaepernick, il primo a inginocchiarsi durante l’inno per protestare contro le discriminazioni e le violenze nei confronti dei neri negli Stati Uniti.

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Papà Hamilton: "Dovrebbe essere tutta la F1 a mettersi in ginocchio"

Il padre di Lewis, Anthony Hamilton, non ha né confermato né smentito i programmi del figlio in vista dell'Austria ma, in un'intervista rilasciata a Gpfans.com, aveva sottolineato come questa questione «Non dovrebbe riguardare solo Lewis, dovrebbe riguardare la F1. Speriamo che la F1 si metta in ginocchio – aveva poi aggiunto -. Dovrebbero essere la F1 e la Fia a dire: "alla prima gara, mettiamoci tutti in ginocchio". Non solo a sostegno di Black Lives Matter, ma per tutti coloro che hanno sofferto e soffrono di Covid».

Il direttore sviluppo F1: "Lewis ci ha dato una grande spinta. A breve importanti progetti su diversità e inclusione"

Dopo questa dichiarazione è arrivata anche la risposta indiretta della Formula 1 con le parole del direttore della strategia e dello sviluppo aziendale F1, Yath Gangakumaran che, parlando alla FIA eConference 2020, a tal proposito ha detto: «Penso che ciò che Lewis (Hamilton) ha fatto abbia davvero aiutato ad accelerare alcuni dei cambiamenti che vogliamo vedere nella Formula 1. Tra un paio di settimane – ha poi rivelato -, annunceremo pubblicamente progetti importanti  proprio sulla diversità e l'inclusione».

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