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Elkann snobba la F1 ed esalta la Ferrari nel GT: adesso Binotto rischia il posto

Le voci del possibile ritorno in Ferrari di Jean Todt, l’elogio pubblico fatto da John Elkann ad Antonello Coletta per i successi ottenuti con il Cavallino nel WEC snobbando invece il lavoro fatto da Mattia Binotto in Formula 1, aprono all’ipotsi di un possibile avvicendamento nel ruolo di team principal della scuderia già prima del prossimo Mondiale F1.
A cura di Michele Mazzeo
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La Ferrari conquistando il terzo posto nella classifica Costruttori nel Mondiale di Formula 1 2021 ha centrato l'obiettivo fissato all'inizio della stagione, eppure mai come adesso una rivoluzione a livello dirigenziale appare possibile. Dopo gli ultimi sviluppi infatti il posto del team principal Mattia Binotto non sembra essere così saldo.

Alle insistenti voci di un possibile ritorno a Maranello di Jean Todt nel ruolo di ‘superconsulente' che andrebbe quindi ad affiancare il capo della squadra, si aggiungono adesso quelle, nate in seno all'ultimo discorso pubblico del presidente John Elkann, di una clamorosa sostituzione dell'ingegnere reggiano prima dell'inizio del prossimo Mondiale.

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Nel discorso tenuto dopo esser stato premiato con un Casco d'Oro in occasione del 60ennale della rivista Autosprint, il numero uno della casa del Cavallino Rampante ha infatti snobbato del tutto la squadra di Formula 1 esaltando invece i successi ottenuti dal team Gran Turismo della Ferrari che ha trionfato nel WEC. Elkann ha reso merito agli autori di questa prestigiosa vittoria Antonello Coletta e Amato Ferrari, mentre il team F1 non è stato nemmeno nominato.

Alla luce del fatto che già dopo il disastroso 2020 Antonello Coletta, oggi direttore delle attività sportive GT di Maranello, era tra i principali candidati per succedere a Mattia Binotto nel ruolo di team principal, dopo quest'ultima investitura ufficiale da parte del presidente, il possibile avvicendamento alla guida della squadra di Formula 1 è tornato prepotentemente in auge.

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Il grande lavoro svolto in Ferrari nel ruolo di responsabile delle squadre Endurance e la voglia di dare una svolta alla scuderia nella categoria regina con un uomo che viene direttamente dalla pista lasciano infatti presupporre che John Elkann abbia individuato nel 54enne romano, a Maranello fin dal 1997, il possibile successore di Binotto che quindi mai, come adesso, rischia vedersi destituito al comando della storica squadra di Formula 1 il cui ultimo rendimento non sembra aver convinto il presidente che nell'ultima occasione ha addirittura deciso di snobbare del tutto l'argomento.

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