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Coronavirus: morto Tomas Diaz-Valdés, lo scopritore di Angel Nieto

Figura chiave nella carriera sportiva del 12+1 volte campione del Motomondiale, Diaz-Valdés si è spento in un ospedale di Madrid per complicazioni causate dal Covid-19. Aveva 78 anni ed era conosciuto per aver supportato il più grande pilota spagnolo di tutti i tempi e raccontato le sue imprese.
A cura di Valeria Aiello
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Tomas Diaz-Valdés (a destra) insieme ad Angel Nieto / Facebook
Tomas Diaz-Valdés (a destra) insieme ad Angel Nieto / Facebook

Sono ore difficili non solo in Italia ma anche in Spagna, dove il numero di positivi al Coronavirus (qui gli aggiornamenti in tempo reale e le ultime notizie sulla situazione in Europa e nel mondo) ha quasi toccato quota 20.000 casi con oltre 1.000 morti. Un dato che “è molto probabile sia una stima per difetto” scrivono i media spagnoli che riportano una triste notizia per il mondo delle due ruote e il motorsport in generale. Tra le vittime del Covid-19, anche Tomas Diaz-Valdés Heras, l’uomo che scoprì il 12+1 volte campione del mondo di motociclismo Angel Nieto. Diaz-Valdés aveva 78 anni ed è morto in un ospedale di Madrid a causa delle complicazioni dovute al Covid-19.

Coronavirus: morto Diaz-Valdés, lo scopritore di Angel Nieto

Nato a Madrid nel 1941, Diaz-Valdés era un grande appassionato di moto, una passione che lo portò a correre come pilota amatoriale in gioventù. A metà degli Anni ’60 diventò una figura chiave della carriera sportiva dell’allora sconosciuto Angel Nieto che sarebbe poi diventato, restando ancora oggi, il pilota spagnolo più titolato della storia del Motomondiale, secondo solo a Giacomo Agostini per numero di Mondiali vinti. Fu proprio seguendo Nieto che Diaz-Valdés lasciò l’officina meccanica di famiglia ed entrò nel mondo nel giornalismo sportivo. Per decenni è stato inviato ai Gran Premi per la testata As, raccontando le imprese di Nieto per il giornale iberico in un momento in cui il motociclismo era praticamente inesistente sui media.

Appresa la notizia della sua scomparsa, As ha voluto esprimere le più sentite condoglianze alla moglie Concha e ai suoi tre figli, Concha, Yolanda e Tomas, al tutta la sua famiglia e i suoi amici. “Giornalista incisivo, coraggioso e dedito alla professione – ricorda il giornale spagnolo – ha vissuto il motorsport con la passione che lo ha sempre caratterizzato. Maestro di un’intera generazione di giornalisti anche dopo la pensione, era rimasto attivo con diversi prodotti editoriali oltre ad avere una grande presenza sui social e una conoscenza delle nuove tecnologie insolita per una persona della sua età. Se ne è andato un giornalista di razza, una persona eccezionale. Riposa in pace”.

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