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Cellulare in auto, in arrivo 1.700 euro di multa per chi lo usa al volante

Una proposta di modifica del Codice della Strada prevede l’inasprimento delle sanzioni per chi viene sorpreso con lo smartphone in mano mentre è alla guida. Non è però prevista la sospensione della patente alla prima infrazione: solo in caso di recidiva sarà fino a tre mesi.
A cura di Valeria Aiello
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Novità in arrivo per quanto riguarda il Codice della Strada. Una proposta di modifica che verrà discussa alla Camera riguarda le sanzioni previste per chi viene sorpreso con il cellulare in mano mentre è alla guida. L’inasprimento riguarda solo le multe mentre, per quanto riguarda i termini di sospensione della patente, non ci saranno variazioni. Multe dunque più salate – da 422 a 1697 euro e sospensione della patente fino a tre mesi in caso di recidiva – con l’obiettivo ridurre un fenomeno che in Italia è una delle principali cause di incidente.

Oggi, alla prima violazione, la multa per uso del cellulare alla guida va da 161 a 647 euro, con decurtazione di 5 punti della patente. Se, nell’arco di 24 mesi dalla prima infrazione, si viene nuovamente multati per la stessa infrazione, la patente viene sospesa da uno a tre mesi. Ricordiamo che in Italia il telefono in auto può essere utilizzato esclusivamente con l’auricolare, attraverso il vivavoce oppure i comandi vocali dell’auto, a patto che la sincronizzazione avvenga quando non si è in marcia: quando si è alla guida di un’auto è dunque vietato tenere il cellulare anche con una sola delle due mani, anche se si è fermi nel traffico oppure al semaforo. Nel caso di utilizzo con gli auricolari, inoltre, le cuffiette devono occupare solo un orecchio mentre l’altro deve essere libero e udente.

Quella che riguarda l’inasprimento delle multe per l’uso del cellulare in auto non è l’unica proposta di modifica al regolamento che verrà discussa: tra le nuove norme è previsto l’obbligo di cinture di sicurezza per gli scuolabus a partire dal 2024, l’introduzione della distanza di sicurezza laterale di 1,5 metri quando si superano ciclisti oltre ad altre misure relative alla sicurezza stradale. Tra queste, l’istituzione da parte dei Comuni delle cosiddette Zone scolastiche, vale a dire la limitazione della velocità massima a 30 km/h sulle strade intorno alle scuole almeno durante gli orari di entrata e uscita degli studenti. Prevista inoltre l’introduzione di attraversamenti pedonali rialzati ad altezza marciapiede e bande sonore per il rallentamento delle auto. Bocciata invece la proposta, a firma della Lega, di aumentare i limiti di velocità da 130 a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie.

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