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La strana esultanza di Ganna dopo l’oro agli Europei: “Avevo fatto una promessa a una persona”

Il quartetto azzurro è salito sul gradino più alto del podio segnano un tempo da record per la pista e riportando il titolo continentale a casa dopo cinque anni. Il gesto di Ganna non è passato inosservato, lui ne spiega il significato.
A cura di Maurizio De Santis
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L'esultanza di Filippo Ganna dopo aver vinto la medaglia d'oro agli Europei di Ciclismo su pista.
L'esultanza di Filippo Ganna dopo aver vinto la medaglia d'oro agli Europei di Ciclismo su pista.

Oro, record demolito sulla stessa pista dopo aveva conquistato quello dell'ora. L'Italia dell'inseguimento a squadre s'è fatta largo battendo la Gran Bretagna e s'è accomodata sul tetto d'Europa nel ciclismo su pista. Tra i protagonisti del quartetto tricolore c'era Filippo Ganna: lui e gli altri azzurri (Milan, Lamon e Moro) avevano un conto aperto con gli avversari d'Oltremanica che a ottobre scorso s'erano presi il proscenio ai Mondiali.

La sua esultanza poco dopo la conclusione della gara non è passata inosservata: prima ha alzato la mano in segno di vittoria, poi ha serrato il pugno nel quale ha stretto tutta la rabbia (sportiva) che aveva profuso assieme ai compagni nel corso della sfida. C'è stato anche un altro gesto che ha attirato l'attenzione: Ganna s'è portato il dito indice davanti alla bocca quasi a dire "zitti tutti".

Pugno serrato, l'Italia ha vendicato la sconfitta ai Mondiali. Ganna mostra così la sua gioia.
Pugno serrato, l'Italia ha vendicato la sconfitta ai Mondiali. Ganna mostra così la sua gioia.

È stata una reazione polemica nei confronti di qualcuno? Ha voluto prendersi anche così una rivincita sugli inglesi? Niente di tutto questo, è stato lo stesso campione di Verbania a chiarire quale significato avesse quel mondo singolare di esultare. Dietro quell'atteggiamento c'erano una promessa fatta e una parola data a una persona con la quale aveva parlato nell'immediata vigilia della finalissima che è valsa la medaglia d'oro.

"Non c'era nessun intento polemico – ha ammesso Ganna -. Era una cosa che avevo promesso di fare a una persona con cui mi sono sentito al telefono prima della prova. Il dito sulla bocca e il gesto del baffo". 

Il tempo di 3'47″667 registrato contro la selezione campione del mondo in carica (3'48″800) ha confermato l'alto livello di competitività raggiunto dall'Italia che ha rimesso in bacheca un titolo continentale dopo cinque anni e lo ha fatto anche stabilendo il record del tracciato di Grenchen (in Svizzera). La Gran Bretagna non era la stessa di qualche mese fa, considerata l'assenza di Hayter (s'è fatto male alla clavicola durante la Cadel Evans Great Ocean e l'infortunio lo ha costretto al forfait), ma la prestazione degli azzurri è stata tale da non nulla togliere a un successo legittimo.

"In finale siamo andati veramente forte – ha aggiunto Ganna – e forse siamo stati anche un po' fortunati perché a un certo punto abbiamo sbagliato qualcosa e rischiato di disunirci. Fare i punti per la qualificazione olimpica erano il nostro obiettivo principale ma aver conquistato il titolo europeo è una grande soddisfazione".

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