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Xabi Alonso è di ghiaccio dopo il 2-0 della Roma: ai suoi giocatori chiede soltanto una cosa

Sotto di 2-0 e con la qualificazione in finale di Europa League in bilico, Xabi Alonso si mostra imperturbabile. Con il doppio vantaggio della Roma fa una sola richiesta ai giocatori del Bayer.
A cura di Ada Cotugno
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Anche nelle difficoltà Xabi Alonso non perde le staffe, regalando al Bayer Leverkusen un sogno senza fine e la sua 49esima partita consecutiva da imbattuto. È una striscia infinita fatta di gol oltre il novantesimo, di partite memorabili e anche di un pizzico di fortuna: ma dietro alla grande stagione delle Aspirine c'è tutto il talento del loro allenatore che sa bene cosa vuol dire vivere notti così importanti. I tedeschi hanno superato la Roma nella doppia semifinale di Europa League e lanciano la sfida all'Atalanta per la finale che potrebbe regalargli il secondo trofeo di questa stagione.

Tutto sembrava in bilico quando, dopo la vittoria all'Olimpico per 2-0, il Bayer si è trovato in enorme difficoltà in casa lasciando ai giallorossi la possibilità di pareggiare i conti con la doppietta di Paredes su rigore. Una doccia fredda per Xabi Alonso che in quel momento ha deciso di non adottare nessun Piano B, ma di procedere come sempre: sotto di 2-0, l'allenatore in panchina si è mostrato imperturbabile e ha cominciato a predicare calma ad ampi gesti ai suoi giocatori.

Una consapevolezza straordinaria per un tecnico giovane come lui, che si trova a lottare per la prima volta per grandissimi traguardi, trascinando sulle spalle la pressione di tutta la tifoseria che ora crede nell'impresa. La finale di Europa League era un obiettivo concreto già dopo la gara d'andata di Roma e la possibilità di vedersela sfuggire proprio in casa avrebbe mandato tutti in panico. Tutti ma non Xabi Alonso che ha chiesto ai giocatori di attenersi al piano e giocare come al solito.

La risposta del Leverkusen: due gol per la finale

Alza le braccia, chiede calma e grande concentrazione. I gesti dell'allenatore sono eloquenti così anche come il suo linguaggio del corpo: non c'è mai un attimo di esitazione o di incertezza, come se tutto fosse già scritto. E in effetti la partita è andata esattamente nella direzione in cui lui desiderava. All'82' l'autogol di Mancini ha scongiurato la possibilità di andare ai tempi supplementari e il gol al 97′ di Stanisic ha fatto esplodere tutta la BayArena che era già con la testa verso la finale di Dublino.

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Un altro gol arrivato dopo il 90′, una consuetudine diventata ormai specialità della casa per il Bayer. Il pareggio non soltanto gli permette di arrivare all'ultimo atto dell'Europa League, ma regala al club anche la 49esima partita da imbattuto, una striscia straordinaria per i tedeschi che non sanno più cosa vuol dire perdere.

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