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Villar spietato nei confronti di Mourinho: “Alla Roma tutto fenomenale, poi è arrivato lui…”

A puntare il dito indice in faccia allo Special One è il centrocampista 24enne che, in prestito al Getafe, non ha avuto mezzi termini nel ricordare l’amara esperienza in giallorosso: “Non mi va di parlare di quella persona che sappiamo tutti chi è. Meglio tacere”
A cura di Alessio Pediglieri
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Lo scorso 13 gennaio in casa Roma si è concretizzata una manovra di mercato in uscita. Solo in prestito, ma ufficiale, con la partenza del centrocampista iberico Gonzalo Villar verso la Liga, lasciando la sua attuale destinazione – la Sampdoria – dove il club giallorosso lo aveva "parcheggiato". Dopotutto Villar non rientrava più nei piani tecnici della società romanista da tempo, soprattutto dopo l'avvento in capitale di Josè Mourinho, il principale ‘colpevole' del fallimento italiano del classe '98.

Una trattativa di mercato in tono ‘minore' ma pur sempre importante perché potrebbe preludere ad una cessione definitiva al Getafe in estate con un rientro della spesa effettuata dai capitolini nel gennaio 2020. In quel frangente la Roma prelevò dall'Elche, Villar pagandolo 4 milioni a titolo definitivo e inserendolo in rosa con la convinzione che il giovane talento in rampa di lancio potesse esplodere in giallorosso: un periodo di adattamento, poi maggior spazio in prima squadra fino al black-out nella stagione 2021-2022 coincisa con il cambio tecnico in panchina e l'avvento di Josè Mourinho.

E così, capita che al suo rientro in prestito al Getafe perfezionato nei giorni scorsi, Gonzalo Villar non si tira indietro quando gli si presenta l'occasione di parlare della sua esperienza italiana. Lanciando una frecciata dritta alla panchina giallorossa: non nomina mai espressamente Mourinho, ma allo Special One saranno fischiate di sicuro le orecchie dopo le dichiarazioni del centrocampista 24enne: "A Roma ho vissuto una avventura fenomenale, fino ad un momento preciso ma preferisco tacere… Tutto andava per il verso giusto finché è arrivata una persona che sappiamo tutti chi è. Preferisco non parlarne molto e stare zitto. Da quel momento" ricorda amaramente il centrocampista "si è frantumata la mia relazione con la Roma e ho iniziato a vivere una situazione difficile dal punto di vista personale e della fiducia".

Gonzalo Villar non ha più messo piede in campo a Roma, fino ai diversi prestiti, che ne hanno condizionato rendimento e prestazioni. Prima al Getafe, quindi alla Sampdoria, una destinazione più che complicata: "Ho giocato molto, ma la situazione finanziaria era complicata, non venivo pagato da diversi mesi. La cosa più difficile che abbia mai vissuto nel calcio professionistico". La discesa agli inferi di Villar inizia nella stagione 2021-2022, è la stagione della meravigliosa vittoria in Conference League ma anche quella della grande "epurazione" richiesta dal portoghese dopo la clamorosa disfatta contro il Bodo-Glimt. In sette resteranno ai margini della rosa, tra cui proprio Villar che vede frantumarsi il sogno di giocare in Serie A, finendo in una girandola di prestiti.

Il tutto perché  Mourinho lo aveva inserito nella black-list dei non più graditi alla Roma. Una colpa che lo stesso Villar non aveva mai digerito fino in fondo mostrando il proprio profondo disagio per le scelte del portoghese che mai ritornò sui propri passi. Da qui l'ultima decisione, il ritorno al Getafe da cui poter ripartire: "Il Getafe mi ha aiutato l'anno scorso e ora l'ha fatto di nuovo, per cui sono molto grato al club. Qui mi è rimasta la sensazione che le mie giocate fossero state apprezzate, ma non riuscendo però a contribuire al cento per cento. Mi piacerebbe restare qui  per molti anni". Possibilmente riprendendosi in mano il proprio destino e una rivincita verso quella persona che non pronuncia mai ma che costella i suoi pensieri.

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