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Totti, il cuore non si compra: “La Roma è sempre stata la mia Champions”

Un giornale spagnolo gli ha chiesto se ha mai avuto rimpianti nell’aver rifiutato proposte economiche e di carriera importanti. La risposta di Totti appartiene a un calcio e a un uomo d’altri tempi.
A cura di Maurizio De Santis
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La carriera di Totti da Roma caput mundi all'Italia campione del mondo
La carriera di Totti da Roma caput mundi all'Italia campione del mondo

Roma che è sempre stata casa sua e dalla quale mai si sarebbe allontanato, nemmeno per tutto l'oro del mondo. José Mourinho che può rendere di nuovo ‘magica' la squadra giallorossa. La nuova vita da agente e la Nazionale che con la vittoria degli Europei ha regalato un'altra notte magica all'Italia dopo il cielo azzurro sopra Berlino. Francesco Totti ferma la sequenza videoclip a quella sera, a quel Mondiale che nel 2006 arrivò come manna dal cielo, a cosa abbia significato vincerlo e come – quando arrivi a traguardi del genere – inevitabilmente si alza l'asticella delle aspettative.

È successo anche agli Azzurri di Mancini e nessuno avrebbe mai immaginato di ripiombare nell'incubo degli spareggi vissuto già con Gianpiero Ventura. Questa volta lo spauracchio è un altro, anzi due… la Macedonia e uno tra Portogallo e Turchia nella eventuale sfida decisiva. "Quando si vince un titolo come l'Europeo è ovvio che tutti, oltre ai tifosi, si aspettano di più – le parole dell'ex dieci romanista al quotidiano catalano, Sport -. Nessuno poteva pensare che l'Italia finisse agli spareggi per andare al Mondiale. Ora devi concentrarti per sconfiggere la Macedonia e cercare di battere il Portogallo o la Turchia in finale".

L'ex capitano della 'magica' nel giorno del suo addio al calcio e ai giallorossi
L'ex capitano della ‘magica' nel giorno del suo addio al calcio e ai giallorossi

Il calcio da osservatore. Dopo averlo giocato, esserne stato uno dei protagonisti, adesso Totti s'è ritagliato un nuovo percorso professionale collaterale alla passione di una vita: un tempo era il talento, ora tocca a lui scoprirli attraverso il suo ruolo di procuratore. "Passo più tempo lontano da casa di prima, ma sono felice", dice l'ex calciatore che in carriera ha avuto tutto quanto poteva desiderare: non i soldi, se ne avesse voluti c'era la fila a prometterne tanti (dal Milan al Real Madrid, che lo avrebbe voluto in Spagna), ma l'onore e l'orgoglio di indossare la maglia della ‘sua' Roma. "È vero che quando giochi in certe squadre come la Roma, a differenza di grandi club come il Real Madrid, hai molte meno possibilità di vincere una Champions League, ma per me la Roma è sempre stata la mia Champions". Daje.

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