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Tifoso della Roma arrestato per l’aggressione all’arbitro Taylor: “Tolleranza zero contro i violenti”

Un comunicato congiunto della Polizia di Budapest e della società che gestisce lo scalo della capitale ungherese ha ricostruito l’aggressione dei sostenitori giallorossi al direttore di gara: “Era nella zona ristorazione assieme alla sua famiglia”. L’uomo arrestato ha 42 anni ma non sono state fornite altre generalità al momento.
A cura di Maurizio De Santis
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Il direttore di gara della finale di Europa League aggredito in aeroporto a Budapest.
Il direttore di gara della finale di Europa League aggredito in aeroporto a Budapest.

Tolleranza zero contro i violenti. Termina così il comunicato congiunto pubblicato dalla Polizia di Budapest e dalla società che gestisce l'aeroporto sull'arresto del cittadino italiano, tifoso della Roma (42enne di cui non sono state fornite altre generalità), avvenuto in seguito alla gazzarra scatenata nello scalo da alcuni sostenitori giallorossi. Ce l'avevano con l'arbitro della finale di Europa League persa contro il Siviglia, Anthony Taylor, che era stato riconosciuto mentre era fermo assieme alla moglie e alla figlia in una delle aeree di sosta prima d'imbarcarsi verso l'Inghilterra. Era in un punto di ristorazione ma ha dovuto abbandonarlo in fretta.

L'arbitro Taylor insultato dai tifosi della Roma nello scalo aeroportuale di Budapest.
L'arbitro Taylor insultato dai tifosi della Roma nello scalo aeroportuale di Budapest.

Prima sono volate parole grosse poi il tono s'è fatto più acceso e la situazione è divenuta pericolosa per l'incolumità del direttore di gara quando le proteste nei suoi confronti sono diventati tali da sfiorare l'aggressione fisica. Le immagini  dell'episodio sono molto esplicite al riguardo: si nota come l'uomo venga inizialmente insultato a distanza poi circondato fino a essere costretto alla protezione degli agenti per evitare il contatto fisico.

In quel bailamme di spintoni e urla è volata anche una sedia lanciata contro Taylor, ma per sua fortuna il personale addetto alla sicurezza lo aveva già fatto transitare attraverso un'altra zona dello scalo della capitale ungherese.

L'arbitro della finale di Europa League, Anthony Taylor, ieri sera è rimasto coinvolto in tafferugli scoppiati all'interno del Ferenc Liszt International Airport – si legge nella nota ufficiale -. Tifosi della Roma, la squadra che aveva perso, lo ha hanno riconosciuto nella zona ristorazione, dove era in attesa prima dell'imbarco.

Grazie alla collaborazione tra operatori aeroportuali e agenti di polizia, la cui presenza nello scalo era stata incrementata, è stato possibile un intervento tempestivo per garantire la sicurezza dell'arbitro successivamente condotto nella zona lounge, da dove poi è riuscito a prendere il suo aereo senza problemi. Un cittadino italiano coinvolto negli incidenti è stato arrestato dalla polizia. L'Aeroporto di Budapest e la polizia chiariscono che ci sarà sempre tolleranza zero nei confronti di ogni tipo di violenza perpetrata contro i passeggeri nello scalo.

La figlia dell'arbitro Taylor è impaurita, gli agenti scortano suo padre e la madre in una zona più tranquilla dello scalo.
La figlia dell'arbitro Taylor è impaurita, gli agenti scortano suo padre e la madre in una zona più tranquilla dello scalo.

Quanto avvenuto all'interno dell'aeroporto entra nel corredo accessorio di tensione e amarezza che ha caratterizzato il post partita. In particolare per le parole del tecnico della Roma, José Mourinho, e della reazione avuta nell'area bus dello stadio di Budapest.

Lo Special One ha avuto un confronto a distanza con la squadra arbitrale e in un video è stato ripreso mentre si avvicinava al loro minibus per urlare contro di loro (in particolare l'arbitro Taylor) tutta la sua rabbia per una direzione di gara molto contestata a causa di decisioni altrettanto discutibili (in particolare sui calci di rigore, il primo inesistente concesso al Siviglia e un altro molto netto negato alla Roma) nella gestione complessiva del match. Per quell'atteggiamento l'allenatore portoghese è finito sotto inchiesta da parte della Uefa e adesso rischia una squalifica.

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