Theo Hernandez e Pioli discutono animatamente un cambio del Milan: in campo non capiscono perché
Theo Hernandez non se lo spiega. Leao, che è vicino a lui, gli dà manforte. Entrambi si rivolgono verso l'allenatore del Milan, Stefano Pioli, che ha deciso di cambiare Loftus-Cheek. È il 60° minuto della ripresa, i rossoneri sono in vantaggio all'Olimpico (0-2) ma sono rimasti in dieci per l'espulsione di Tomori, fuori per doppia ammonizione: la prima subita per colpa di un'entrata azzardata intorno al 20°, la seconda nella ripresa per essere franato addosso a Belotti. A San Siro, per il primo derby della stagione non ci sarà e pure questo è un grattacapo.
Il timore di affrontare l'ultima mezz'ora buona di gioco in inferiorità numerica spinge il tecnico a prendere contromisure adeguate e fa nulla che, per ragion Stato, debba richiamare in panchina l'ex Chelsea. È una sacrificio necessario. Lo fa perché fiuta nell'aria un altro pericolo e non può permettersi di sottovalutarlo: dopo la pausa per le Nazionale c'è la sfida coi nerazzurri che vale già una fetta di primato.
L'ex Blues è a sua volta gravato da un cartellino giallo (risale al 35°), il tecnico sa che c'è una sola cosa da fare in quel momento: toglierlo dal campo prima che la situazione si complichi o addirittura precipiti. Il rischio di chiudere in nove è un campanello d'allarme e perdere anche il colosso inglese (che s'è incastrato alla perfezione negli schemi, divenendo una colonna della mediana) sarebbe una iattura.
Lui lo sa, Theo Hernandez e Leao invece no. E prendono male la decisione dell'allenatore. Gli esprimono dissenso in maniera abbastanza plateale, il più contrariato tra i due è il difensore francese: allarga le braccia, sembra dire "com'è possibile, mister che stai facendo?", scuote il capo e fa una smorfia, arriva perfino a mimare in maniera molto colorita (mimando una posa muscolare) che Loftus-Cheek fino a quel momento è stato autore di una prestazione straordinaria, non accetta quella sostituzione.
La Bordo-Cam di Dazn mostra la reazione e la spiegazione di Pioli. Kalulu, a pochi passi dal tecnico, segue la scena attonito: attende che gli arrivi il via libera definitivo per l'ingresso sul rettangolo verde. "È ammonito, è ammonito!", dice il tecnico: Theo mostra insofferenza, Leao – che ha captato il messaggio – si gira e gli comunica la ragione. Ma non basta. Visibilmente seccato da quella protesta eccessiva Pioli fa un gesto altrettanto palese: quasi manda a quel paese il calciatore, suggerendogli di pensare a giocare. Poi quando arriva Loftus-Cheek gli tende la mano e saluta complimentandosi per la prestazione. Lui sa cosa fa, il prosieguo della gara e il risultato gli daranno ragione.