33 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Tamponi, no a privilegi per i calciatori: i club li acquisteranno anche per i cittadini

Nel piano discusso dai vertici del calcio italiano con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, c’è anche una proposta che poggia su una questione etica: saranno le società a pagare i tamponi per i propri tesserati e, in un momento difficile per il Paese, in parte si accolleranno anche le spese dei test da mettere a disposizione dei cittadini che ne hanno bisogno.
A cura di Maurizio De Santis
33 CONDIVISIONI
Immagine

Ripartire ma senza apparire privilegiati. I vertici del calcio italiano e le Istituzioni programmano la cosiddetta "fase due": l'obiettivo è riprendere gli allenamenti entro la metà di maggio al massimo e poi con il campionato a inizio giugno. Il protocollo medico/sanitario, con tanto di prescrizioni molto rigide per la logistica e il trattamento a cui sottoporre i tesserati, è stato già stilato e consegnato al ministro, Vincenzo Spadafora. L'ultima parola spetta al Comitato tecnico/scientifico del Ministero della Salute. Con ogni probabilità verrà introdotto qualche ulteriore accorgimento per garantire la massima sicurezza e vincere ogni perplessità sollevata da dirigenti e calciatori.

Tamponi, test sierologici/molecolari e altri esami scandiranno la quotidianità di club e atleti ma il presidente della Figc, Gabriele Gravina, vorrebbe farlo offrendo al Paese un segnale molto chiaro: chiedere che sia il Governo a finanziare la spesa per le società sarebbe "scivoloso" e alimenterebbe solo il pregiudizio molto forte che c'è attualmente intorno ai giocatori. E soprattutto metterebbe lo stesso ministro in una posizione molto scomoda. È una questione etica, di tatto e buon senso, rispetto alla quale Gravina non può e non vuole agire in deroga ecco perché ha elaborato una proposta importante

  • Secondo l'ipotesi del numero uno della Federcalcio (come raccontato dal Corriere dello Sport) non solo le spese per i tamponi saranno a carico delle società ma le stesse società ne acquisteranno un numero superiore, donandone una parte alle persone che ne hanno bisogno. In termini quantitativi l'idea è mettere a disposizione dei cittadini un numero di 5 tamponi per ogni test effettuato sui calciatori.

Una posizione che nei giorni scorsi era filtrata anche dal presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, a margine dell'opportunità di tornare in campo valutando tutte le condizioni di sicurezza necessarie ma senza dimenticare le sofferenze, il dolore e i lutti di un Paese che ha pagato (e sta pagando) un conto molto amaro a causa della pandemia. "Noi non vogliamo passare per privilegiati che ‘rubano' tamponi ai cittadini".

33 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views