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Spadafora: “Commessi troppi errori per Juventus-Napoli. Non è stato un grande spettacolo”

Di fronte alle polemiche per la partita Juventus-Napoli, il ministro per le politiche giovanili e lo sport ha nuovamente ribadito il suo punto di vista: “Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa. Chi ha ragione? Non serve schierarsi e non dobbiamo fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità precise”.
A cura di Alberto Pucci
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Vincenzo Spadafora, dopo le dichiarazioni delle scorse ore, è tornato sul tema più scottante delle ultime ore: il caso Juventus-Napoli. Dopo l'incontro con il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, e quello con il numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina, il ministro per le politiche giovanili e lo sport ha infatti rilasciato un'interessante intervista, nella quale ha nuovamente evidenziato il suo punto di vista in merito all'intera vicenda. "Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa: non è stato un grande spettacolo – ha esordito Spadafora nell'intervista concessa al ‘Corriere della Sera' – Chi ha ragione? Ormai Juventus-Napoli non è più una partita, non serve schierarsi e non dobbiamo fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità precise".

A distanza di pochi giorni dal focolaio scoperto all'interno della squadra del Genoa, il ministro dello sport ha invitato tutti ad una maggiore responsabilità: "Finora il protocollo è stato preso un po' alla leggera, molte squadre non hanno fatto la bolla dopo aver trovato un positivo, ma una quarantena molto soft con ritorno a casa, consentita proprio dalle Asl. Ora è necessaria una stretta generale, tornando a un rigoroso e puntuale rispetto di quanto era previsto e validato. È cambiato il contesto, dobbiamo tutti prenderne atto".

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Le precisazioni del ministro sulle competenze dell'Asl e della Figc

"C’è un lato di sicurezza sanitaria, dove a decidere è lo Stato nelle sue diverse articolazioni, e in questo senso l’ultima parola spetta alle Asl – ha aggiunto Spadafora – Vale per le scuole — dove sono loro a stabilire se isolare un alunno, una classe o l’intero Istituto — vale per le fabbriche, gli uffici e vale anche per lo sport. Questo è un punto fermo che non va messo in discussione, soprattutto in un momento in cui le curve destano preoccupazione. I provvedimenti devono essere operò proporzionali al contesto territoriale e ben motivati".

"Dal lato sportivo le decisioni sono pienamente autonome, in questo caso spettano a Lega Serie A e Figc: non può il governo stabilire se dare o meno penalità alle squadre in tema di classifica o di risultato. Mai mi permetterei di interferire su questo piano. Un blocco del campionato? Lavoriamo tutti affinché questo non avvenga. Ma ci tengo a una precisazione: nessuno di noi fa la stessa vita di un anno fa, nessuno fa le stesse cose. L’idea di tenere il campionato con lo stesso format, le coppe, l’Europeo, gli impegni in Nazionale come se nulla fosse accaduto è forse troppo ottimistica".

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