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Serie B a 21 squadre dopo Salernitana-Sampdoria, cosa può succedere dopo il playout retrocessione

La battaglia legale della Salernitana dopo la retrocessione in Serie C non si ferma. Nonostante il ko ai playout con la Sampdoria il club granata andrà avanti per far valere le proprie ragioni con l’obiettivo di ottenere una Serie B a 21 squadre.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Salernitana è retrocessa in Serie C dopo il doppio playout perso contro la Sampdoria. Dal 2-0 di Marassi all'andata i blucerchiati si sono imposti anche all'Arechi col medesimo risultato fino alla sospensione della partita per lancio di oggetti di vario genere e petardi esplosi in campo. Ufficialmente la partita sarà vinta a tavolino dalla Sampdoria col risultato di 0-3 con conseguenze presumibilmente pesanti per la società campana: dalla squalifica del campo fino all'alta possibilità di porte chiuse e partite in campo neutro e un'altrettanta severa sanzione pecuniaria. Una notte da incubo per i granata passati dalla Serie A alla Serie C in poco più di un anno e che ora dovranno ricostruire dalle fondamenta una squadra che sarà totalmente rifondata.

Cambia il progetto sportivo, cambia la categoria, ma non la volontà del club di patron Danilo Iervolino di voler proseguire il percorso legale dopo il caos dei playout e il blocco della doppia sfida contro il Frosinone rinviata a meno di 24 ore dal calcio d'inizio per lo scoppio del ‘caso Brescia'. Il club attenderà le motivazioni del Tribunale Federale Nazionale il quale, poco prima della sfida di ritorno dei playout con la Samp, aveva respinto il ricorso dei granata sul rinvio iniziale dello spareggio col Frosinone generato dalla classifica finale al termine dell'ultima giornata di campionato. A questo punto si procederà a completare il percorso degli altri gradi di giustizia sportiva che potrebbero portare il club fino al TAR: l'intenzione è quella di ottenere l'allargamento del prossimo campionato di Serie B a 21 squadre.

La linea della Salernitana in sede legale

"Continueremo le nostre battaglie legali perché riteniamo di aver subito un procedimento non lineare e faremo le nostre battaglie in tutti i tribunali con situazioni iniziate con i nostri legali". Queste le parole pronunciate in sala stampa subito dopo la partita della Salernitana contro la Sampdoria dall'amministratore delegato Maurizio Milan il quale ha fatto il punto della situazione anche sul fronte legale. Ma qual è l'intenzione della Salernitana?

Il club spera di poter far valere le proprie ragioni. In primis sulle modalità di rinvio dei playout contro il Frosinone. La Salernitana contesta agli organi federali di non aver permesso il normale svolgimento della partita rinviandola a poche ore dal calcio d'inizio contestando la scelta del presidente della Lega di B, Bedin, di rinviare un match sine die, senza deferimenti ufficiali e senza aver convocato il consiglio direttivo come accaduto, ad esempio, nel giorno della morte del Papa.

La Salernitana che esulta dopo il gol, poi annullato, a Ferrari.
La Salernitana che esulta dopo il gol, poi annullato, a Ferrari.

I gradi di giustizia sportiva che dovrà seguire la Salernitana per l'ipotesi B a 21 squadre

Il percorso sarà lungo, di pari passo però con la costruzione della squadra per disputare il prossimo campionato di Serie C. Di fatto in questo momento il club procederà, per forza di cose, per gradi. Al TAR non ci si può andare se prima non si completano gli altri gradi di giustizia sportiva.

E allora, in attesa delle motivazioni ufficiali che hanno portato il Tribunale Federale Nazionale a respingere il ricorso dei granata sul blocco dei playout, il percorso porterà la Salernitana a rivolgersi alla Corte Sportiva d’Appello (sempre della FIGC) e poi a seguire al Collegio di Garanzia dello Sport del CONI e soltanto dopo un eventuale altro rifiuto la Salernitana potrò rivolgersi al TAR del Lazio e al Consiglio di Stato. La Salernitana porterà avanti la tesi di chiedere la riammissione in Serie B facendo valere le proprie motivazioni chiedendo l'allargamento del prossimo campionato cadetto a 21 squadre: ipotesi prevista dalle NOIF.

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