30 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Serie A, Spadafora: “Ripresa il 13 giugno? Me lo auguro, ma non ci sono certezze”

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha confermato che non è ancora possibile capire se il 13 giugno potrà riprendere la Serie A: “Noi stiamo lavorando per fare in modo che dopo che sia ripartito il campionato, poi possa anche concludersi. Il Governo ha dato il suo via libera, ora dipende dai club. Il mio auspicio è che si possa riaprire il 13 giugno, ma non può essere una data certa oggi”.
A cura di Alessio Morra
30 CONDIVISIONI
Immagine

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa in cui ha parlato delle norme dell'ultimo DPCM ha annunciato che gli allenamenti di squadra riprenderanno il 18 maggio, ma non ha confermato che il campionato riprenderà il 13 giugno. E sulla stessa lunghezza d'onda è il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che ha detto:

Se la sente di dire che il campionato può ripartire il 13 giugno?  Noi stiamo lavorando per fare in modo che dopo che sia ripartito il campionato, poi possa anche concludersi. La prudenza utilizzata è stata interpretata male. Sappiamo, o meglio, speriamo ripartono da lunedì gli allenamenti. Il Governo ha dato il suo via libera, ora dipende dai club. Per il campionato bisognerà vedere le curve del contagio dopo la riapertura vera del 18 maggio. Il mio auspicio è che si possa riaprire il 13 giugno, ma non può essere una data certa oggi.

Il protocollo sanitario

Nella diretta Facebook su CasaNapoli.Net, il Ministro dello Sport è tornato a parlare del protocollo che permetterà ai calciatori di riprendere gli allenamenti da lunedì prossimo. Spadafora non si è nascosto quando ha dovuto parlare del nodo più grosso, quello della quarantena di 14 giorni per ogni squadra, in caso di giocatore contagiato:

È possibile ripartire con gli allenamenti senza le restrizioni che lamentano i club in questi giorni? Il protocollo della Figc aveva accettato le informative del CTS, poi qualcosa non è andato bene nel mondo del calcio. Evidentemente tra Figc e Lega non c'è uniformità. Quella dell'isolamento è stata proposta in modo spontaneo dai presidenti Dal Pino e Gravina quasi un mese fa. Sulla responsabilità penale l'Inail ha chiarito bene e ricade solo se non c'è attuazione dei protocolli. Il tema vero è quello della quarantena perché rimanendo così con l'inizio del campionato c'è il rischio che una squadra possa restare ferma 14 giorni. Nei prossimi giorni potremo riparlarne, ma prima bisognerà vedere la curva dei contagi.

Le differenze con gli altri campionati

Tra i principali campionati europei non c'è uniformità. La Francia, il Belgio e l'Olanda hanno sospeso in modo definitivo la stagione, la Germania l'ha ripresa, mentre Spagna, Inghilterra e Italia sono ancora in attesa dell'ufficialità della ripartenza. Le parole di Spadafora:

Cosa ne pensa della mancata uniformità con gli altri paesi in Europa? Devo confermare a malincuore questo. Mi sono consultato con il Ministro francese ma non c'è una linea comune. I paesi hanno comunque affrontato la pandemia in modo diverso. Si parla tanto del protocollo tedesco ma poi abbiamo visto che è più un auspicio che un protocollo perché la squadra di Serie B in Germania è stata messa tutta in quarantena per 14 giorni. Nessuno ha la certezza di come si possa ripartire nel modo migliore. Inviterei un po' tutti a fare meno i fenomeni. Ricevo molti messaggi sui social di calciatori che cercano di esprimere le loro preoccupazioni. La differenza di posizioni non è incoerenza del Governo. Siamo tutti di fronte per la prima volta a una situazione del genere.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views