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Serie A nel caos, a rischio rinvio altre 4 partite del prossimo turno (7 e 8 marzo)

Cosa accadrà nel prossimo turno di campionato (sabato 7 e domenica 8 marzo) considerato il divieto di manifestazioni aperte al pubblico in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna? Sono quattro le partite a rischio rinvio se sarà confermata la scelta di non giocare nemmeno a porte chiuse: Atalanta-Lazio, Verona-Napoli, Bologna-Juventus e Inter-Sassuolo. Oggi Consiglio di Lega straordinario.
A cura di Maurizio De Santis
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Caos. È la parola chiave per definire cosa sta accadendo in queste ore nel calcio italiano che stenta a trovare una linea guida chiara, condivisa al netto dell'emergenza Coronavirus (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulle notizie dell'ultima ora). Ecco perché si annuncia molto "caldo" il Consiglio di Lega straordinario convocato per oggi (ore 12) su richiesta dell'Inter (dura la presa di posizione di Marotta sulla gestione da parte dei vertici federali) considerata la situazione straordinaria. Il calendario di Serie A (Coppa Italia compresa) è stato stravolto, con perplessità e sospetti alimentati dalla posizione confusionaria per il clamoroso dietrofront sulle cinque partite rinviate, tra cui il derby d'Italia (da gara scudetto a match della discordia).

La decisione presa (non giocare nemmeno a porte chiuse), a meno dell'ennesimo cambiamento di rotta nel giro di pochi giorni, crea un precedente e dà un indirizzo ma ingarbuglia ancora di più la matassa dei recuperi. E soprattutto presta il fianco alla critiche che fanno leva su una domanda legittima: cosa accadrà in occasione del prossimo turno di campionato (sabato 7 e domenica 8 marzo) per il divieto di manifestazioni aperte al pubblico in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna?

Alla luce di ciò sono quattro gli incontri a rischio rinvio se il criterio adottato resterà di non andare in campo nemmeno a porte chiuse: Atalanta-Lazio, Verona-Napoli, Bologna-Juventus e Inter-Sassuolo. In tal caso, quando si giocherebbe? Al netto del divieto che scadrà in quelle zone proprio nel week-end, l'ipotesi presa in esame è posticipare gli incontri al lunedì.

  • Soluzione inaccettabile per l'Atalanta (al martedì ha il ritorno di Champions con il Valencia decisivo per la qualificazione ai quarti di finale) e per la stessa Inter che già si ritrova con un calendario rivoltato come un calzino e giovedì affronta il Getafe nell'andata degli ottavi di Europa League.
  • Nel caso degli orobici si può valutare una data differente (29 aprile oppure lo stesso 13 maggio, in contemporanea con Juve-Inter) mentre le parole di Marotta ("perché si dovrebbe giocare senza pubblico Inter-Sassuolo se non è stato così per altre gare?") non vanno all'insegna della conciliazione e fanno capire come il calcio italiano si finito spalle al muro.
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