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Senza Morata e Dybala oggi la Juventus paga a caro prezzo l’assenza di una quarta punta

La Juventus dovrà fare a meno di Morata e Dybala in vista della sfida di campionato contro il Verona. Pirlo dovrà affidarsi ancora a Cristiano Ronaldo che rappresenta l’unico attaccante in rosa ancora a disposizione del tecnico bianconero. La mancanza di una quarta punta oggi è il vero problema dei bianconeri.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Juventus si sta preparando al meglio per la sfida di campionato prevista sabato sera alle 20:45 allo stadio ‘Bentegodi' di Verona contro l'Hellas e valida per la 24a giornata di Serie A. I bianconeri, che tra meno di una settimana dovranno affrontare il Porto nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League, saranno costretti a fare i conti con un'infermeria piena. Oltre ai tanti problemi in difesa, è l'attacco che in questo momento preoccupa particolarmente Pirlo. Cristiano Ronaldo infatti sta facendo gli straordinari dato che ad oggi è l'unico attaccante a disposizione del tecnico bianconero. Con Morata alle prese con il citomegalovirus e Dybala ancora fuori per i continui problemi al ginocchio che nella giornata di ieri hanno costretto il giocatore ad una visita specialistica a Barcellona, la Juventus dovrà ancora una volta affidarsi al portoghese con Kulusevski al suo fianco.

In questo senso, ecco riemergere nuovamente il problema della quarta punta che in più occasioni l'allenatore bianconero avrebbe fatto presente alla società. Con la cessione di Douglas Costa, unico in grado di poter fungere eventualmente anche da seconda punta, la Juventus è rimasta di fatto con tre attaccanti. Si erano fatti i nomi di Giroud ma soprattutto Scamacca che da gennaio in poi, visto il suo scarso utilizzo al Genoa, specie in questo momento, avrebbe fatto davvero comodo a Pirlo nel ruolo di quarta punta. Un errore della società che avrebbe potuto ascoltare la voce del proprio tecnico che in più di un'occasione aveva fatto capire che a gennaio in attacco si sarebbe potuti intervenire. Scamacca sarebbe stata la scelta ideale, specie in virtù del fatto che si sarebbe trattato di un profilo giovane, ma le pretese del Sassuolo hanno fatto saltare l'affare. E così il genio di Pirlo dovrà inventare ancora una volta una soluzione diversa.

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Il problema principale della Juventus è l'attacco. Nonostante gli infortuni di Bonucci e Chiellini, con Cuadrado out e Danilo squalificato per la sfida contro il Verona, ciò che preoccupa maggiormente Pirlo è l'attacco. Morata era stato acquistato proprio per svolgere quel lavoro fondamentale in fase di appoggio, ricerca della palla e occupazione degli spazi, che andava ad esaltare e mettere nelle condizioni Cristiano Ronaldo di andare in gol. Lavoro che neanche Dybala riesce a compiere, poiché abituato a tutt'altro tipo di gioco e che quindi ha visto la Juventus doversi aggrappare agli inserimenti di Chiesa e McKennie pronti ad aiutare il solo CR7. Manca infatti un altro attaccante, quella famosa quarta punta che il club bianconero non è riuscita a regalare a Pirlo dall'ultimo mercato.

Ecco perché il tecnico bianconero si è dovuto inventare Kulusevski in una posizione di campo non sua per mettere una toppa a questa falla che si è andata a creare nella rosa bianconera. Impensabile in questo momento pretendere che quel ruolo possa andarlo a ricoprire Chiesa, nonostante quest'ultimo sia stato più volte impiegato nella Fiorentina in quella posizione. L'ex esterno viola si sta infatti rivelando un valore aggiunto proprio partendo largo a destra e il suo gol ad Oporto, che ancora tiene a galla i bianconeri in Champions, è proprio frutto della sua capacità di inserimento. E allora, con Bernardeschi ancora a caccia di un posto nell'11 titolare di Pirlo, Kulusevski sta cercando di non far rimpiangere l'assenza di una quarta punta nonostante le ‘tirate d'orecchio di Pirlo'. "Gli chiediamo lavoro in fase di non possesso e ci sta dando una mano. Ma è un giocatore che può dare molto di più – ha dichiarato il tecnico bianconero al termine della sfida contro il Crotone – Giocare alla Juventus è molto diverso da Parma". 

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