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Samuel Kalu ha perso i sensi per una sindrome vagale: in futuro possibili recidive

Il Bordeaux ha reso noto l’esito degli esami cui è stato sottoposto Samuel Kalu dopo il malore accusato durante il match contro il Marsiglia: nessun problema cardiaco per l’attaccante nigeriano, ma un episodio di sindrome vagale. La perdita di sensi è improvvisa ed imprevedibile, poi tutto torna alle condizioni di normalità.
A cura di Paolo Fiorenza
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La buona, ottima notizia, è che gli esami cui è stato sottoposto Samuel Kalu dopo il malore accusato all'inizio del match tra il suo Bordeaux ed il Marsiglia – quando si era accasciato al suolo mentre era in barriera in attesa che Payet battesse un calcio di punizione – hanno escluso qualsiasi problema cardiaco. Dunque quello che inizialmente era sembrato un drammatico dejavu di quanto vissuto agli Europei con Eriksen è stato scongiurato: il quasi 24enne attaccante nigeriano non è in pericolo di vita e potrà riprendere senza problemi l'attività sportiva.

Tuttavia Kalu dovrà convivere con le possibili recidive – abbastanza frequenti – della causa scatenante della sua perdita di sensi: la sindrome vagale. È lo stesso Bordeaux ad annunciare la diagnosi emessa dal proprio staff medico: "Più paura che danni per Samuel Kalu. Il nostro nazionale nigeriano, infatti, potrà riprendere gli allenamenti mercoledì. Tutti gli ulteriori esami effettuati martedì non hanno rivelato alcuna anomalia cardiaca. Domenica sera al Velodrome si è trattato di un disagio vagale. Una notizia rassicurante per Samuel Kalu, che si candida per l'incontro di domenica pomeriggio contro l'Angers".

La sindrome vagale è una breve perdita di coscienza che provoca lo svenimento di una persona ed è causata dal comportamento del nervo vago, il decimo nervo cranico, il più grande. L'organismo reagisce in modo esagerato ad un fattore scatenante (emozione intensa, stress, paura, esposizione al calore, vista del sangue tra gli altri, ma anche lo stare parecchio tempo in piedi) riducendo improvvisamente frequenza cardiaca e pressione del sangue. Nel soggetto si verifica dunque una riduzione dell’afflusso di sangue al cervello e perde bruscamente i sensi. Una condizione passeggera, che è seguita da un recupero totale, veloce e spontaneo.

Niente di preoccupante dunque, ma spesso chi ne va soggetto tende a farsi condizionare nella vita di tutti i giorni dalla paura che un nuovo attacco si verifichi in maniera assolutamente imprevedibile ed in un momento potenzialmente pericoloso. Infatti per Kalu non era la prima volta che succedeva un episodio del genere: gli era già accaduto nel 2019 durante un allenamento in Egitto con la propria Nazionale. La cosa più importante è che il cuore del giovane nigeriano sia forte e non abbia alcun tipo di problema.

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