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Ronaldo si prosterna dopo il gol, il mondo arabo: “Cristiano si sta convertendo all’Islam?”

L’atto di prosternazione di Cristiano Ronaldo dopo il suo ultimo gol, il sujood rituale che praticano i musulmani, ha avuto una rilevanza enorme nel mondo arabo, portando la popolarità del portoghese alle stelle. E qualcuno ha ipotizzato che quel gesto faccia parte di un percorso di conversione all’Islam di CR7.
A cura di Paolo Fiorenza
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A due giornate dalla fine del campionato saudita, l'Al Nassr di Cristiano Ronaldo è ancora in corsa per aggiudicarsi il titolo nazionale, anche se avrebbe bisogno di un passo falso della capoclassifica Al Ittihad, che comanda con 3 punti di vantaggio sul club di Riyad. Sembra un po' improbabile che questo accada e dunque il 38enne portoghese chiuderebbe la seconda stagione di fila senza trofei, dopo quella scorsa disastrosa col Manchester United.

CR7 dal canto suo continua a segnare: il suo ultimo gol è stato pesantissimo, suggellando il 3-2 finale sull'Al Shabab martedì scorso, e porta il suo bottino a 14 reti in 15 presenze nella Saudi Pro League. Un gol che ha fatto rivedere sprazzi del vecchio Ronaldo: il cinque volte Pallone d'Oro ha preso palla in velocità sulla trequarti, ha seminato due avversari e ha scoccato da fuori area una bellissima conclusione sul secondo palo che non ha lasciato scampo al portiere.

Grande la gioia dell'ex Real e Juve, che è stato attorniato da tutti i compagni nella celebrazione, con gente che è corsa anche dalla panchina per abbracciarlo. Si è creato un folto capannello intorno al portoghese, una nuvola di affetto per lui, forse anche un segnale di vicinanza alla luce delle ultime difficoltà personali palesate col criptico messaggio di qualche giorno fa ("Tutti i pensieri influenzano il tuo umore").

È stato un momento molto intenso, che ha vissuto peraltro un colpo di scena poco dopo: qualcosa che ha fatto saltare sulla sedia tutto il mondo arabo. Ronaldo infatti, mentre era ancora circondato dai compagni, si è fatto spazio e ha compiuto il sujood o sajdah, ovvero il gesto con cui i musulmani si prosternano verso la Mecca: un inchino rituale con il quale si tocca il suolo contemporaneamente con la fronte, il naso, e le mani poste all'altezza della testa. In questa posizione si ritiene di avvicinarsi di più a Dio: lo abbiamo visto fare spesso ad esempio a Mohamed Salah.

È stata un'immagine di una potenza icastica straordinaria, velocemente dilagata sui social, e qualcuno ha ipotizzato che potesse essere il segnale di una conversione all'Islam di Ronaldo. Abituati a pensare al portoghese come un'azienda ambulante, espressione di un calciatore profondamente egoista in campo, ci è difficile immaginare che Cristiano possa essere un uomo in carne e sangue esattamente come noi.

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Nessuno oltre Cristiano può sapere se quell'atto, che è apparso così genuino e non artefatto, sia un passo lungo un sentiero di conversione religiosa o semplicemente un gesto di omaggio e rispetto verso il mondo e la cultura che lo ospitano (peraltro ben pagato, mezzo miliardo fino al 2025), fatto sta che la prosternazione del campione di Madeira ha avuto una rilevanza enorme nel mondo arabo, portandone la popolarità alle stelle. L'Europa, al momento, sembra davvero lontana per CR7.

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