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Perché i calciatori non sopportano la Nations League: “Nessuno vuole giocare queste partite”

La Nations League scenderà in campo domani con le Final Four: in campo Croazia-Olanda e Spagna-Italia. Non tutte le nazionali però sopportano questa competizione e alcuni si sono scagliati contro la Uefa.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Prima la finale di Europa League, poi quella di Conference e sabato scorso quella di Champions. Con la disputa di tutte le finali delle coppe europee per club e la conclusione dei campionati continentali, tutti i verdetti di questa stagione sono stati emessi. O meglio, tutti pensavano che fosse così, ma in pochi si sono ricordati che l'annata 2022/2023 si sarebbe chiusa invece con le Final Four di Nations League. Una competizione che già in passato aveva creato forti polemiche da parte dei calciatori delle varie nazionali, stufi di dover rischiare facili infortuni in una competizione che di fatto sostituisce soltanto le amichevoli e significa poco in termini di attrattiva.

Anche in questo caso infatti non sono mancate le polemiche da parte soprattutto dei giocatori dell'Olanda impegnati nella semifinale contro Croazia con Spagna-Italia dall'altra parte del tabellone. Ogni squadra disputerà, comunque vada, due partite: finalissima e finale terzo/quarto posto. Motivo per il quale inevitabilmente i giocatori dovranno rinviare le proprie vacanze dopo una stagione già estenuante e un calendario sempre più fitto di incontri ogni mese. A scagliarsi pubblicamente contro la Uefa e la scelta di far giocare la Nations League in questo periodo dell'anno, è stata soprattutto l'Olanda: De Jong e Van Dijk su tutti senza dimenticare anche Gullit che ha messo a nudo il suo scetticismo verso questa competizione.

Il centrocampista del Barcellona e dell'Olanda Frenkie De Jong, ha parlato al quotidiano olandese De Telegraaf prima delle semifinali della Nations League spiegando al connazionale giornalista Mike Verweij, tutti i suoi dubbi: “Il nostro programma si sta riempiendo – ha spiegato – C'è anche una partita per il 3°/4° posto nella Nations League e letteralmente nessuno la sta aspettando”.

Il 26enne, che ha giocato 48 partite in questa stagione tra club e nazionale, ha anche criticato la UEFA per aver riformattato la Champions League, che entrerà in vigore la stagione successiva. "Ci sarà un nuovo format per la Champions con più partite solo in modo che la UEFA possa guadagnare di più". Questa però non è la prima volta che i giocatori si lamentano del volume sempre crescente di partite e soprattutto della Nations League. La scorsa estate, Kevin De Bruyne infatti si scagliò pesantemente contro l'organizzazione: “La Nations League non è importante ai miei occhi. Sono solo amichevoli glorificate dopo una stagione lunga e difficile".

Come lui, anche Courtois subito dopo la finale per il terzo posto persa a Torino contro l'Italia nell'ultima edizione: "Non so perché giochiamo – aveva chiesto – Si partecipa a questo torneo solo perché per la Uefa sono soldi in più. Noi giocatori non siamo robot". Nel frattempo, anche Virgil Van Dijk ha criticato apertamente le partite della Nations League in programma in estate, dicendo:

“È strano che ci siano quattro partite della Nations League dopo una lunga stagione – ha spiegato – Credo che, durante queste quattro partite, ci siano più possibilità di infortunio dopo una lunga stagione". Critiche aspre anche da parte dell'ex stella dell'Olanda, Ruud Gullit: "La Nations League è solo un'amichevole glorificata – dice senza fronzoli – Nessuno vuole giocare queste partite mentre i club chiedono ai loro giocatori di prendersela comoda. Questo torneo è arrivato perché la gente era annoiata dalle amichevoli".

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