1.680 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Pelé imbalsamato per la veglia funebre: è stato necessario praticargli la tanatoprassi

Oggi avrà luogo la veglia funebre di Pelé nello stadio del Santos, prima dei funerali in programma domani: cos’è la tanatoprassi cui è stato sottoposto e perché è stata necessaria.
A cura di Paolo Fiorenza
1.680 CONDIVISIONI
Immagine

Oggi alle ore 10 in Brasile, le 14 in Italia, inizierà la veglia funebre di Pelé, morto a 82 anni giovedì scorso. La bara è uscita alle 2 di notte dall'ospedale Albert Einstein dove il campione è spirato, per essere trasportata allo stadio del Santos, dove sarà esposta alla venerazione di un pubblico che si attende numerosissimo.

L'ostensione del corpo di Edson Arantes do Nascimento durerà 24 ore, prima che martedì inizi il funerale che lo porterà al cimitero di Santos per la sepoltura. Per consentire che la salma venga esposta all'aria aperta a distanza di così tanti giorni dal decesso (inizialmente era previsto che bara fosse chiusa), Pelé stato necessariamente imbalsamato: la procedura eseguita è stata la tanatoprassi. La preparazione del corpo è avvenuta presso lo stesso ospedale Einstein: questo permetterà che la bara possa essere aperta allo stadio di Vila Belmiro e che tutti possano vedere il volto integro del fuoriclasse brasiliano.

Il programma delle esequie di Pelé
Il programma delle esequie di Pelé

La tanatoprassi – cui in queste ore è stato sottoposto anche Papa Ratzinger – non è un'imbalsamazione perpetua, ma serve a conservare il corpo del defunto solo temporaneamente, dai 10 ai 15 giorni prima della sepoltura. È un processo allo stesso tempo igienico ed estetico, realizzato iniettando nel sistema arterioso un fluido conservante, oltre ad alcuni trattamenti più superficiali. In questo modo si ferma momentaneamente la decomposizione della salma, rendendone possibile l'esposizione. In passato anche altri personaggi illustri hanno ricevuto la stessa operazione in Brasile, nel calcio è accaduto con Socrates.

Il trasporto del corpo di Pelé lungo gli 80 chilometri che separano San Paolo da Santos – dove il campione ha scritto le pagine della sua leggenda immortale con la maglia della squadra bianconera – è protetto da una scorta della polizia antisommossa. Una volta arrivata allo stadio Urbano Caldeira, noto a tutti come Vila Belmiro, la bara sarà posizionata al centro del prato e alle 10 locali (le 14 italiane) sarà aperto l'accesso al pubblico. Ci sarà una tenda in campo per la famiglia di Pelé e gli ex compagni di squadra del Santos e un'altra per le autorità. La veglia durerà 24 ore e terminerà alle 10 locali di martedì, quando inizierà un nuovo corteo attraverso la città di Santos prima della sepoltura – prevista per le ore 12 – in un mausoleo riservato alla famiglia presso il Memorial Necropole Ecumenica, lo spettacolare cimitero situato in un grattacielo.

Pelé e il pallone, nati l'uno per l'altro
Pelé e il pallone, nati l'uno per l'altro

Per veglia e funerale si attende un'affluenza davvero massiccia. Il cimitero dista meno di un chilometro dallo stadio, ma il tragitto del feretro sarà più lungo, per consentire il passaggio del corpo di Pelé sotto casa della mamma, la centenaria Doña Celeste, che ancora non sa della sua morte. La sepoltura sarà una cerimonia privata con i soli familiari presenti e avverrà nel cimitero verticale – che si affaccia sullo stadio di Vila Belmiro – dove Pelé ha acquisito un piano intero nel 2003. La famiglia ha deciso di iniziare la veglia funebre solo oggi, poiché desiderava che gli omaggi al campione iniziassero dopo l'entrata in carica il primo dell'anno del presidente Lula, atteso anch'egli – al pari di altre personalità importanti – per dare l'ultimo saluto ad uno dei simboli massimi del Brasile nel mondo.

1.680 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views