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Parte un coro curioso contro Vidal, c’è un conto in sospeso: la Copa Libertadores non c’entra

Situazione particolare durante la finale di Copa Libertadores vinta dal Flamengo per Arturo Vidal oggetto di un coro curioso da parte dei tifosi neutrali.
A cura di Marco Beltrami
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Il Flamengo è la squadra regina del Sudamerica. I brasiliani hanno vinto per la terza volta in carriera la Copa Libertadores battendo in finale i connazionali dell'Athletico Paranaense. Decisivo un volto noto del calcio italiano, ovvero Gabigol che ha segnato la rete della vittoria in un confronto equilibrato e vibrante in cui non sono mancati i momenti di tensione. L'ex Inter è diventato terzo giocatore a segnare un gol in tre diverse finali.

Un suo guizzo ha risolto un match equilibrato e vibrate in cui non sono mancati i momenti di tensione e le polemiche. L'allenatore dell'Athletico, la grande gloria del calcio verdeoro Felipe Scolari dopo il fischio finale non le ha mandate a dire. Parole pesanti come macigni quelle dell'ex ct che ha puntato il dito contro l'arbitro definito addirittura un "mascalzone". Motivo delle proteste? Il doppio giallo costato l'espulsione di Pedro Henrique: "Questo arbitro è molto intelligente, sa quando segnare le cose, lo conosco da tanti anni in tutti gli stadi. Il primo fallo non era un fallo da giallo, il secondo sì. Sa come agire, mascalzone".

Aldilà delle discussioni sull'operato dell'arbitro, il Flamengo ha meritato di più degli avversari il successo. Tra chi si è scatenato nei festeggiamenti c'è stato anche Arturo Vidal, che è stato schierato da Dorival solo nella fase finale della gara, non essendo al top della forma. Il cileno più volte dimostratosi un vero leader in stagione, è stato l'oggetto di un'accoglienza speciale da parte dei tifosi presenti nello stadio di Guayaquil, in Ecuador.

A lui infatti è stato riservato un coro molto speciale, che niente ha a che fare con la Copa Libertadores. I tifosi ecuadoriani presenti si sono presi la rivincita senza dimenticare la querelle legata ai Mondiali del Qatar. Il Cile ha cercato in tutti i modi di convincere la FIFA ad estromettere l'Ecuador, a causa del calciatore che aveva falsificato i documenti. Una situazione chiusasi con un nulla di fatto, con i gialloblu qualificatisi regolarmente ai Mondiali. Ecco allora la vendetta dei sostenitori di casa, sulla carta neutrali che hanno urlato a Vidal cori ostili come "Non vai al Mondiale, non vai al Mondiale".

Il centrocampista dal canto suo non ha fatto una piega, e per vendicarsi si è scatenato ancor di più nei festeggiamenti, con tanto di sigaro fumato negli spogliatoi. E non è mancata anche una stilettata a chi ha criticato il suo approdo al Flamengo, in un campionato considerato di livello inferiore rispetto a quelli Europei: "Sei venuto in vacanza? Ecco il trofeo".

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