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Multa di 10 mila euro per Donnarumma: “Minacce e insulti alla panchina del Napoli”

“Atteggiamento minaccioso e offensivo” nei confronti della panchina del Napoli. È con questa motivazione che il Giudice Sportivo ha inflitto un’ammenda di diecimila euro al portiere del Milan, Gianluigi Donnarumma. Un provvedimento che, assieme alla squalifica di Rebic, rende più amaro il finale della sfida persa domenica scorsa a San Siro.
A cura di Maurizio De Santis
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Diecimila euro di ammenda per Gianluigi Donnarumma. Il Giudice Sportivo non ha fatto sconti al portiere del Milan che, protagonista dell'acceso battibecco con un membro della panchina del Napoli, è stato punito con una motivazione abbastanza grave a giudicare da quanto riportato nel comunicato ufficiale: "per avere, al termine della gara, assunto un atteggiamento minaccioso e offensivo nei confronti dei componenti della panchina della Società avversaria, a uno dei quali rivolgeva un'espressione insultante; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura Federale". 

Quel ‘dialogo vivace' e la mimica altrettanto chiara da parte dell'estremo difensore non sono sfuggiti ai commissari di campo che hanno verbalizzato l'accaduto. Una sanzione che, oltre al finale amaro (il ‘diavolo' è scivolato a -9 dall'Inter capolista perdendo terreno nella corsa scudetto), si riverbera anche nei 2 turni di squalifica inferti a Rebic per proteste.

Cosa aveva scatenato la reazione sopra le righe dell'estremo difensore? Per capire perché si è arrivati alla sanzione serve azionare il rewind e tornare indietro a quegli attimi di tensione che hanno fatto seguito al triplice fischio del direttore di gara, Pasqua. Il Milan, sotto di una rete per il gol di Politano rivelatosi decisivo per la vittoria dei partenopei, aveva reclamato per la mancata concessione di un calcio di rigore a partita quasi conclusa: l'intervento di Bakayoko, sia pure lieve, alle spalle di Theo Hernandez non era stato giudicato falloso dall'arbitro né a match in corso né dopo la revisione dell'azione al Var.

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Trascinato dai compagni di squadra verso il tunnel che conduce allo spogliatoio e trattenuto da Lorenzo Insigne (compagno in Nazionale), l'estremo difensore di Castellammare di Stabia (in provincia di Napoli) ha rischiato grosso. Il suo nervosismo, però, si può spiegare anche in un altro modo: da sempre nel mirino dei tifosi partenopei per la parata su Milik di tre anni fa, Donnarumma fu protagonista di un video rivolto a suo zio, pubblicato sui social e poi rimosso, proprio all'indomani di quell'intervento che frenò la corsa scudetto della squadra di Sarri.

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