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Zaniolo patteggia e paga 15 mila euro di multa, ma non ha mai picchiato i due Primavera della Roma

Si conclude con la decisione della Procura Federale di punire Nicolò Zaniolo con una ammenda economica a seguito degli episodi accaduti negli spogliatoi dopo la semifinale dei playoff Primavera tra Roma e Fiorentina: non ci fu alcuna rissa né schiaffi o pugni nei confronti dei due giovani giallorossi, tanto meno condotta violenta.
A cura di Alessio Pediglieri
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Nicolò Zaniolo ha sbagliato, si è scusato e ha deciso di collaborare. Arrivando al patteggiamento e alla decisione finale della Procura Federale che ha optato per una ammenda economica da 15 mila euro. Questa è stata la decisione di Giuseppe Chinè, capo procuratore in merito alla presunta rissa scoppiata in spogliatoio tra l'ex giallorosso e due Primavera della Roma per la quale Zaniolo era stato accusato anche di condotta violenta. Fatto non sussistente per la Procura che tramite interrogatori, indagini e confronti non ha ritenuto realistica la ricostruzione del club capitolino nei vari comunicati ufficiali, confermando la prima sensazione: nessuna aggressione, solo qualche manata sul collo.

Cos'è successo tra Zaniolo e i Primavera della Roma: la ricostruzione finale

L’attaccante di proprietà del Galatasaray che ha concluso la passata stagione con i colori della Fiorentina ha così raggiunto un accordo con la Procura della FIGC che gli ha riconosciuto alcune attenuanti, verificando durante l'interrogatorio la versione del giocatore con i fatti raccontati e ricostruiti. Zaniolo ha ammesso di avere ecceduto nel suo atteggiamento, rispondendo nel peggiore dei modi alle provocazioni avversarie. Ma per la Procura non è realistica la ricostruzione pubblicata su diverse note da parte della Roma: nessuna rissa, in pratica, tanto più scatenata dall'ex giallorosso. Con i due giocatori della Primavera con cui è entrato in diverbio, Zaniolo non avrebbe assestato alcun schiaffo o pugno, come Chiné ha potuto verificare anche dai referti medici in cui non sono state riscontrate lesioni gravi.

Nicolò Zaniolo ha giocato l’ultima stagione iniziando con i colori dell’Atalanta e finendo con quelli della Viola. Il cartellino è del Galatasaray
Nicolò Zaniolo ha giocato l’ultima stagione iniziando con i colori dell’Atalanta e finendo con quelli della Viola. Il cartellino è del Galatasaray

La decisione finale della FIGC: nessuna condotta violenta, solo una multa

La decisione finale è arrivata concedendo dunque a Zaniolo il beneficio delle attenuanti, obbligandolo però a pagare una multa: sanzione da 15 mila euro e nessuna conseguenza disciplinare – che sarebbe scattata nel caso si fosse appurata una condotta violenta e antisportiva. Comunque, il giocatore resta un "sorvegliato speciale": il suo comportamento fumantino fa parte di un carattere da sempre refrattario alle regole e già in passato è stato protagonista di episodi che lo hanno messo in cattiva luce. Col patteggiamento, non potendo eventualmente ripeterlo secondo la regola della recidività, dovesse ricadere in altri episodi simili scatterebbe quasi automaticamente la sanzione disciplinare per condotta violenta che prevede – oltre ad una multa – la sospensione di tre giornate.

Zaniolo si era già scusato, anche pubblicamente, di tutto

Zaniolo, davanti a Chiné si era pentito di tutto, seppur rispondendo alle provocazioni dei due giovani calciatori giallorossi. Lo scorso 10 giugno lo stesso Zaniolo si scusò poi pubblicamente con un post sui social: tutti atteggiamenti apprezzati dalla Procura che ha così depennato l'eventuale infrazione dell'art. 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Resta il pessimo episodio, al di là di vittime, colpevoli ed eventuali schiaffi e aggressioni.

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