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Mourinho si sfoga dopo le scene di Roma-Salisburgo: “C’è gente dietro di me che dorme”

José Mourinho si è sfogato dopo Roma-Salisburgo di Europa League. Il tecnico giallorosso non ha gradito l’atteggiamento di alcune persone in tribuna all’Olimpico: “Dietro di me continuavano a dormire”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Una vittoria netta che ha messo ancora una volta in evidenza le qualità di calciatori del calibro di Dybala e finalmente anche del ‘Gallo' Belotti. La Roma vista all'Olimpico ieri contro il Salisburgo nel ritorno dei playoff di Europa League ha convinto tutti. I giallorossi sono riusciti a ribaltare la sconfitta 1-0 dell'andata vincendo 2-0 a seguito di una prova davvero importante. Partita che ha convinto tutti, specie José Mourinho che si è detto soddisfatto della sua squadra per intensità, voglia e capacità di andare a rincorrere l'avversario. Insomma, la classica serata perfetta che non potrebbe mai essere rovinata. E invece è stato proprio lo Special One, nei minuti finali della partita, a sollevare un problema che forse in pochi avevano notato.

Il tema del tifo e del calore che vuole sentire attorno alla squadra è sempre stato molto a cuore a Mourinho. Un concetto ribadito a fine gara nel corso della conferenza stampa, ma anticipato da un gesto che il Corriere dello Sport ha riportato questa mattina. Il quotidiano romano fa presente come il tecnico portoghese, proprio nei minuti finali della partita, a un certo punto si gira verso la parta bassa della Tribuna Monte Mario mettendosi le mani unite sotto l'orecchio. Il gesto del sonno, come se volesse indicare qualcuno pronto a dormire. Ecco perché a un certo punto incita tutto lo stadio ad alzarsi ed incitare la squadra. Gran parte dell'Olimpico lo segue e lui poco dopo spiega il significato di quel gesto in sala stampa.

Seduto, rilassato e rasserenato dalla qualificazione agli ottavi di Europa League ottenuta dalla sua Roma, Mourinho prende improvvisamente la parola anche iniziando a scherzare con il traduttore vista l'assenza di giornalisti austriaci: "Prendi i soli e vai a casa allora". Il portoghese è tranquillo, ma è proprio in quel momento che decide di sottolineare quel suo concetto di base espresso a gesti in campo poco prima: "La nostra curva è tornata, la gente dietro me continuava a dormire – ha però tuonato l'allenatore che forse ha visto l'atteggiamento di qualcuno che poco gli è piaciuto – Ma è il loro profilo e forse perché magari hanno mangiato tanto e bene prima della partita, ma sappiamo che quello è un profilo di gente diversa".

Insomma, quando c'è la Roma in campo e si vuole venire allo stadio a vederla, l'Olimpico deve remare dalla stessa parte della squadra. Mourinho ci tiene tantissimo a sottolineare questo concetto, quasi a voler stemperare il clima di pressione che notoriamente caratterizza l'ambiente giallorosso. Ecco, forse è proprio questa la missione del tecnico portoghese. Un obiettivo che tanti allenatori non sono riusciti a centrare alla Roma, chi per un motivo e chi per un altro. Non vuole chiacchiericci, non vuole parole al vento, vuole i fatti dimostrati dalla squadra e la reazione felice del pubblico ai risultati positivi della sua Roma. Insomma, sorridere quando c'è da sorridere e anche criticare quando ce n'è bisogno.

Mourinho in conferenza stampa ha infatti aggiunto: "Siamo abituati a una Curva calda, siamo abituati a una Curva che ci ha dato tanto, se possono giocare con noi aiuta tanto per l’inerzia e l’intensità della squadra – spiega l'allenatore giallorosso – Sarà uno stadio che noi siamo capaci di fare, se la squadra aiuta con il suo atteggiamento ci sarà un’atmosfera positiva". Ora Mourinho è concentrato sui sorteggi anche se in conferenza stampa ha svelato di non sapere quale fosse la data stabilita per conoscere l'avversario della Roma agli ottavi: "Quando è il sorteggio? – ha chiesto all'addetto stampa seduto al suo fianco che prontamente risponde – Domani". Mourinho si diverte: "Ah è già domani? Bene". A conferma comunque che il tecnico sia stato molto felice della prestazione dei giallorossi.

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