Mourinho alla Boskov: “Meglio perdere una partita per 4-0 che quattro per 1-0”. E lascia la diretta
Alla Vujadin Boskov, il commento di José Mourinho alla sconfitta della Roma a Udine rispolvera una delle frasi celebri dell'iconico tecnico. "È meglio perdere una partita per 4-0 che quattro per 1-0… così lasci per strada solo 3 punti e non 12", le parole del portoghese ai microfoni di DAZN. È diverso solo il punteggio (6-0 era l'allusione dell'allenatore balcanico per giustificare una batosta) ma la sostanza è la stessa.
Non è l'unica sorpresa che regala in diretta TV l'ex manager di Chelsea e Manchester United. Anzi, a un certo punto – quando da studio gli pongono una domanda ulteriore – alza la mano, chiede scusa e dice che deve andare via perché la squadra lo aspetta. "In questo momento hanno bisogno di me". Ripete come un disco la versione che aveva già in mente. Evita le domande più insidiose, in particolare quelle sulla mancata capacità di reazione dei giallorossi, e anche le risposte indiscrete.
Elogia la prestazione dell'Udinese ("ogni volta che arrivavano in contropiede era pericolo oppure gol…") poi – prima di abbandonare la postazione per le interviste in TV – regala un paio di perle delle sue… dice e non dice, le lascia sospese a mezz'aria.
La prima è un riferimento all'arbitro Maresca, la cui direzione di gara gli ha provocato contorsioni allo stomaco. "Quando perdi 4-0 non parli dell’arbitro, però quando abbiamo visto chi era ci siamo accorti che aveva un feeling perfetto con l’Udinese… era proprio adatto al loro modo di giocare. Il primo giallo che ha dato a Dybala è da artista. Poi magari era un’altra storia se avessimo segnato o col possibile rigore, ma l’arbitro forse non l’ha dato perché c’era fuorigioco… Avevo la sensazione che la partita fosse difficile".
La seconda è una stoccata alla furbizia dell'ambiente bianconero. "Poi ci sono anche i ragazzini qui perfetti per loro, mi piacerebbe avere dei raccattapalle così nel mio stadio".
Infine ha una carezza in un pugno per Karsdordp e Rui Patricio, autori di due errori che pure hanno pesato come un macigno. "Loro sono andati in contropiede, hanno fatto gol con grandi errori individuali, ma per me gli errori indivduali sono sempre collettivi".
Ha la faccia di uno che ha capito, meglio andar via. Era già uscito dal campo di Udine con l'espressione stampata in volto di chi sa d'aver rischiato l'umiliazione dopo la disfatta. Karsdorp e Rui Patricio lasciano il segno più marcato in calce a una serata tremenda. Il resto è tutto nella differenza di passo, ritmo, palleggio, sviluppo del gioco, presenza fisica, brillantezza agonistica e scelte tattiche del tecnico di Sottil. "Abbiamo sbagliato quando avevamo la partita aperta. Loro hanno subito chiuso".