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Medel fermato dal Giudice Sportivo per due turni di squalifica: potevano essere di più

Insieme al cileno altri 11 squalificati. Nelle motivazioni, le proteste e i gesti contro l’arbitro Sacchi. Ma non c’è alcun accenno a quanto avvenuto subito dopo a bordo campo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gary Medel dovrà rimanere senza campo per le prossime giornate di campionato e il Bologna non potrà disporre del centrale difensivo, ruolo creatogli su misura dalla genialità tattica di Sinisa Mihajlovic. Galeotto è stato il comportamento a margine della partita giocata dal Bologna a Torino contro la Juventus, finita 1-1 ma intrisa ancora una volta tra le polemiche che si sono trascinate ben oltre il 90′. Ma il Giudice Sportivo, nelle decisioni prese attorno alla 33a giornata di campionato ha deciso di sanzionare il giocatore del Bologna con sole due giornate di stop, malgrado quanto fatto e detto dal cileno dopo l'espulsione.

La motivazione arrivata in giornata tramite comunicato ufficiale della Lega spiega la decisione del doppio turno di squalifica: "per proteste nei confronti degli ufficiali di gara (settima sanzione); per avere, inoltre, al 40° del secondo tempo, a seguito del provvedimento di ammonizione, continuato a protestare in maniera plateale, anche con gesti inequivocabili nei confronti del Direttore di gara, toccandogli lievemente il braccio alla notifica del provvedimento di espulsione". Dunque, una squalifica che tiene conto dell'intera condotta antisportiva del cileno ma non di quanto avrebbe proferito uscendo dal terreno di gioco, una volta espulso, mentre veniva trattenuto dai propri compagni.

I minuti finali di Juve-Bologna, dopotutto, sono stati più che semplicemente concitati: la gara aveva assunto una piega strana, a favore dei rossoblù che stavano ottimizzando la rete del vantaggio arrivata sul gol di Arnautovic ad inizio di ripresa. Poi, l'incredibile finale negli ultimi 10 minuti di gioco, fino alla rete in pieno tempo supplementare di Vlahovic per il pareggi conclusivo. Ma ciò che ha fatto esplodere la bolla delle polemiche è quanto è avvenuto in campo in un paio di minuti tra l'84° e l'85°.

L'arbitro Sacchi ammonisce Medel per proteste: il giallo diventerà rosso pochi secondi dopo
L'arbitro Sacchi ammonisce Medel per proteste: il giallo diventerà rosso pochi secondi dopo

Sotto la lente il direttore di gara, l'arbitro Sacchi che prima ha espulso col rosso diretto Soumaoro, poi nel giro di altri sessanta secondi ha allontanato per doppia ammonizione Medel, costringendo il Bologna a giocarsi in 9 gli istanti decisivi della partita. Sacchi coadiuvato dal VAR espelle il difensore del Bologna per fallo dal limite su Morata involato a rete ed è la scheggia che fa impazzire Medel: corposo battibecco con il direttore di gara e poi il classico gesto che manda a quel paese l'arbitro obbligato a quel punto a estrarre il rosso. Due turni di squalifica fin qui corretti, ma che sarebbero potuti essere di più.

Infatti, dopo l'espulsione, la rabbia di Medel non si è placata visto che è uscito dal campo ancora inveendo e, vicinissimo al quarto uomo, tenuto a stento a freno dalla propria panchina avrebbe pronunciato l'accusa gravissima contro i direttori di gara presenti: "por la Juve" ("con la Juve"). Il tutto non è stato trascritto a referto e non è stato oggetto di analisi da parte del Giudice Sportivo malgrado le immagini siano comunque inequivocabili sull'accaduto.

In totale sono stati 12 i giocatori fini nelle mani del Giudice Sportivo: oltre a Medel (Bologna) l'unico fermato per due turni, sono stati squalificati per una giornata anche Fuzato e Zaniolo (Roma) Soumaoro e Arnautovic (Bologna) Djuric e Mazzocchi (Salernitana), Haps e Kiyine (Venezia), Koulibaly (Napoli), Lovato (Cagliari) e Molina (Udinese)

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