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McManaman è un mostro di memoria: snocciola in 15 secondi una formazione del Real di 23 anni fa

Steve McManaman ha lasciato la sua intervistatrice di stucco quando ha nominato in 15 secondi gli undici titolari della finale di Champions League vinta dal Real Madrid nel 2000.
A cura di Paolo Fiorenza
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Giocatore amatissimo per il suo stile di gioco fatto di scatti e dribbling, Steve McManaman ha vinto tantissimo in carriera, vestendo poche ma prestigiose maglie: Liverpool, nelle cui giovanili è cresciuto, Real Madrid e Manchester City. L'esterno inglese ha fatto parte del Real tra il 1999 e il 2003 ed è con la formazione spagnola che si è tolto le maggiori soddisfazioni, vincendo tre le altre cose due Champions League. McManaman ha recentemente stupito tutti per la sua eccezionale memoria, proprio a proposito di una formazione del Real Madrid di 23 anni fa, snocciolata in 15 secondi.

In un'intervista di qualche giorno fa, al 51enne è stato chiesto di nominare l'undici titolare della squadra merengue che nel 2000 si aggiudicò la Champions League battendo il Valencia a Parigi in una finale tutta spagnola. La squadra allenata da Vicente del Bosque si impose 3-0 in virtù dei gol messi a segno da Raul, Morientes e proprio McManaman. E se è vero che si tratta di momenti indimenticabili, è anche vero che di partite di altissimo livello l'ex nazionale inglese ne ha giocate tante: azzeccare tutti gli undici calciatori di una partita di un quarto di secolo prima, per quanto importante, non è davvero facile, dovendolo anche fare senza preavviso e nel minor tempo possibile.

Steve McManaman con Fernando Hierro dopo aver vinto la Champions League del 2000 col Real Madrid
Steve McManaman con Fernando Hierro dopo aver vinto la Champions League del 2000 col Real Madrid

La sua interlocutrice gli concede 30 secondi, lui ne impiega solo 15: "Casillas, Salgado, Campo, Karanka, Roberto Carlos, Ivan Helguera, me (ovvero se stesso, ndr), Redondo, Raul, Morientes e Anelka" è la risposta esatta di McManaman, che ha una piccola esitazione solo quando deve citare un paio di difensori, mentre va sparato sugli ultimi cinque nomi.

"Fantastico! Hai spaccato!", gli dice l'intervistatrice, mentre lui fa il modesto: "Facile". Probabilmente Steve avrà rivissuto quella partita tante volte nella sua mente, ma avrebbe potuto fare confusione con l'altra finale di Champions vinta due anni dopo sempre col Real. Lì qualche interprete era diverso: in campo c'erano tali Zidane e Figo…

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