Mario Balotelli manda messaggi al Napoli: su Instagram sembra dirlo chiaramente
In Turchia ha ritrovato il gol, la voglia di divertirsi, continuità di gioco e di rendimento. Abbastanza perché Mario Balotelli tornasse anche in Nazionale sia pure per uno stage, sia pure senza alcuna promessa che a fine marzo ci sarà anche lui a combattere per la qualificazione ai Mondiali. Ha avuto, ancora una volta, quell'opportunità che il ct, Roberto Mancini, non gli ha mai negato lasciandogli sempre una porta aperta. Uno spiraglio c'è, la doppietta nell'ultimo turno di campionato con l'Adana è il miglior segnale che potesse lanciare per ritagliarsi uno spazio nel gruppo Azzurro. Serve tutto per centrare l'obiettivo di Qatar 2022, a patto che abbia cuore caldo, testa fredda, gambe forti e si faccia trovare pronto.
Vincenzo Montella gli ha dato uno scappellotto dietro la testa, come si fa coi ragazzi un po' discoli, di quelli che hanno tutto per prendere buoni voti ma è facile che cadano in tentazione distraendosi. E hanno bisogno di qualcuno che li prende sotto tutela. Da un lato il tecnico, che ha espresso buone referenze quanto al suo approccio in campo e al lavoro quotidiano, dall'altro Inler (ex del Napoli) che un paio di calcetti nel sedere gliel'ha dati in maniera benevola. Come a dire: sei stato bravo, però riga diritto.
Fiducia. Balotelli adesso ne sente un po' di più intorno a sé. Ne ha sprecata un bel po', gliene resta ancora un buona fetta per regalarsi uno spezzone di carriera diverso, da attaccante vero, da 9 di peso, da bomber. In fondo, i gol li ha sempre fatti e qualcuno – esultanze istrioniche a parte – è rimasto nella storia come agli Europei 2012. All'Adana ha ripreso a segnare con buona lena, lo ha mostrato anche in una breve clip condivisa sui social network. Null'altro che il suo mestiere, sia chiaro. Chissà che – perché a volte le vie del mercato fanno davvero strani giri – non possa tornare in Italia. Dove? Bella domanda. Difficile dare una risposta, certezze non ve ne sono. E quanto alle voci su di lui ne sono circolate (e ne circolano) anche troppe.
A giudicare dalle ultime storie pubblicate su Instagram, forse una preferenza lui ce l'ha. In una ha mandato un saluto e fatto gli auguri al "fratello" Kalidou Koulibaly per la vittoria della Coppa d'Africa. Un abbraccio sincero rivolto al capitano, al calciatore, all'uomo che s'è distinto alla fine della sfida contro l'Egitto per il gesto di fairplay nei confronti degli avversari delusi e sconfitti ai rigori. In un'altra, invece, ha postato un video di Diego Armando Maradona con la maglia dell'Argentina ai Mondiali del '94 con tanto di tag al profilo ufficiale del Napoli (e del Boca Juniors). Messaggi virtuali, la realtà è un altra cosa. Mai dire mai nel calcio.
