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Lutto per Gollini: morto il nonno, investito mentre era in bicicletta

Pierluigi Gollini in lutto. È morto il nonno del portiere dell’Atalanta investito da un’auto mentre era in sella alla sua bicicletta. L’estremo difensore della squadra bergamasca ha voluto dedicare un lungo post a suo nonno sul proprio account ufficiale Instagram: “Mi ricorderò sempre tutte le volte che ti emozionavi e non riuscivi a parlare al telefono parlando dei miei traguardi”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Tragico lutto per il portiere dell'Atalanta, Pierluigi Gollini. L'estremo difensore della Dea piange la morte di suo nonno, investito mentre era in sella alla sua bici. Romano Caselli, 84 anni, è stato travolto da una vettura, nella giornata di ieri, a San Vincenzo di Galliera, nel bolognese. A travolgere l’anziano ciclista è stata una Opel Corsa guidata da un 57enne di Minerbio, rimasto illeso. Nonostante l'intervento dei sanitari, giunti prontamente sul posto, per l'uomo non c'era già più niente da fare.

Un dolore troppo grande per Gollini, molto affezionato a suo nonno, al quale ha voluto dedicare un post molto toccante e profondo su Instagram. L'estremo difensore dell'Atalanta ha voluto ricordare alcuni momenti trascorsi da piccolo in sua compagnia sottolineando anche il carattere di un nonno giocoso ma allo stesso tempo orgoglioso di suo nipote che l'ha fatto spesso emozionare: "Ti ho fatto piangere di gioia tanto in questi anni". Questo un passaggio del lungo post che Gollini ha voluto dedicare a suo nonno: "Ti porterò sempre nel mio cuore".

La dedica di Gollini a suo nonno con un post su Instagram

Migliaia di like, commenti e soprattutto l'affetto di tutti i suoi compagni di squadra, dell'Atalanta e di tutti i calciatori che hanno condiviso con l'estremo difensore della Dea questo dolore. Ecco il post pubblicato da Gollini sul proprio account ufficiale di Instagram:

"R.I.P. NONNO
Sei stato il primo sportivo della famiglia, ciclista per una vita, hai percorso non so quante centinaia di migliaia di KM e te ne sei andato proprio così, investito sulla tua bici, a 100 metri da casa tua, la vita purtroppo è anche questa, infame.
Mi ricorderò sempre quando mi tenevi i tempi che facevo intorno alla casa e mi dicevi che andavo forte e che ero spericolato!

Così come mi ricorderò sempre tutte le volte che ti emozionavi e non riuscivi a parlare al telefono parlando dei miei traguardi, delle partite, ti ho fatto piangere(di gioia) tanto in questi anni so che ero il tuo orgoglio e di come indossavi sempre tutte le polo di rappresentanza delle squadre in cui ho giocato! Ed è per questo che sono felice del ricorderò che porterò per sempre nel mio cuore".

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