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Lukaku esalta il campionato arabo “uno dei migliori al mondo”. Ma in estate ha rifiutato di andarci

Romelu Lukaku ha segnato il gol decisivo della Roma nell’amichevole araba contro l’Al Shabab per poi tessere le lodi del campionato principale saudita, costellato da campioni: “Ci sono stati molti sforzi, tutto sta migliorando notevolmente”. Parole però che stridono con quanto accaduto solo pochi mesi fa quando proprio Big Rom rifiutò il trasferimento in Arabia.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Saudi Pro League torna a far parlare di sé e resta al centro dei pensieri e delle discussioni del calcio attuale. Tra campagne acquisti plurimilionarie alle ultime attuali vicissitudini che hanno visto diversi campioni scappare dall'Arabia o non volerci più tornare, i pareri su quanto sta accadendo in Medio Oriente sono sempre più discordanti e contraddittori. Così, dopo Cr7 che ne ha esaltato le qualità, anche Lukaku non ha resistito a tesserne le lodi, approfittando della sua presenza a Riad per l'amichevole della Roma. Dimenticando che solo pochi mesi fa, proprio lui, Big Rom, aveva rifiutato di andarci a giocare.

Il primo a spezzare pubblicamente una lancia a favore del calcio arabo è stato nei giorni scorsi Cristiano Ronaldo. Il campione portoghese che con l'Al Nassr a stretto un accordo economicamente impareggiabile e che sta dimostrando ancora una volta di essere in grado di adattarsi ad ogni situazione e a fare la differenza, aveva indicato la Saudi League come un campionato "già migliore di quello francese". Attirandosi gli strali di tutta la Ligue1 e dei suoi interpreti, ma garantendosi ulteriore fama e popolarità in Arabia. La realtà è che il calcio arabo è sì salito di livello – anche grazie alla presenza di Ronaldo – ma in generale, dietro alle "figurine" idolatrate dei vari campioni prelevati a peso d'oro, c'è ancora tantissimo da lavorare.

A dimostrazione di tutto ciò, il ripensamento di diversi calciatori che dopo solo qualche mese sono tornati sui propri passi. O come Karim Benzema oramai un corpo estraneo nell'Al Ittihad, con la richiesta di essere ceduto altrove. Ma contro corrente è voluto andare Romelu Lukaku, che ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine dell'ultimo impegno della Roma in Arabia, con una amichevole obbligata dagli sponsor. La Roma infatti ha un importante sponsor saudita con "Riad Season" per avere in cambio 8 milioni all'anno, quanto lo stipendio netto di Lukaku. In campo, Big Rom ha fatto il suo lasciando il segno della sua presenza nel modo migliore, siglando il gol della vittoria. Per poi lasciarne un altro nel post partita, elogiando il calcio arabo.

Tra i tanti temi, ovviamente, anche la sua opinione sull'attuale calcio in Arabia Saudita: "Nei prossimi due anni vedo questo campionato diventare uno dei migliori al mondo, se non il migliore" ha profetizzato l'attaccante belga. "Sto notando che i club fanno molti sforzi per portare qui i giocatori "grandi" e di conseguenza, le squadre e le qualità calcistiche stanno migliorando notevolmente". Parole d'elogio che però non fanno dimenticare un particolare non da poco: proprio nell'ultimo mercato estivo Big Rom era stato fortemente legato ad un trasferimento definitivo dal Chelsea al club saudita Al-Hilal. Un'ipotesi che Lukaku personalmente rifiutò, per trasferirsi in prestito alla Roma.

Un piccolo controsenso tra fatti e parole che non è sfuggito nemmeno all'intervistatore arabo che ha subito domandato al belga se mai un giorno andrà anche lui a giocare in Arabia. "Assolutamente" ha risposto senza esitazioni Big Rom, strizzando l'occhio alla nuova Mecca del calcio. Il tempo dirà se si sia trattato di mere parole di convenienza o se anche Big Rom darà il proprio contributo per rendere la Saudi Pro League davvero il "migliore campionato del mondo".

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